mercoledì 4 giugno 2008

Meno male che Giorgio c'è!


Finalmente è un'istituzione a parlare chiaramente:

Napolitano: "Rifiuti tossici in gran parte dal Nord". Ne sia consapevole l'opinione pubblica delle regioni del Nord. Li gestisce la camorra".

Da Il Corriere della Sera

NAPOLI - Non solo per superare l'emergenza rifiuti ma anche per sconfiggere la camorra «la magistratura sta facendo e farà la sua parte dando il suo contributo alla definizione e alla realizzazione di misure urgenti».

Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assicurando che si spenderà personalmente presso il governo e il Csm per dotare i magistrati dei mezzi necessari. Alla magistratura, ha detto Napolitano «rendo omaggio per l'impegno che sta portando avanti a Napoli con sagacia investigativa e professionalità». Un impegno, che unito a quello delle forze dell'ordine, ha proseguito il Capo dello Stato «sta giungendo al nodo del traffico illegale e infame dei rifiuti tossici e delle discariche abusive».

NON SMARRIRE SENSO LEGALITA' - Napolitano ha poi chiesto ai cittadini della Campania «comprensione e disponibilità» per affrontare l'emergenza dei rifiuti «con gli opportuni chiarimenti ma senza smarrire mai il senso dell'urgenza e della legalità, nel modo più assoluto».
Napolitano ha sottolineato, come aveva fatto nei giorni scorsi, la necessità di non far prevalere visioni localistiche: «Non si tratta della salute dei cittadini di questo o di quel quartiere o di questo e di quel Comune, la salute la si difende estirpando la criminalità, eliminando la piaga dei traffici camorristici, ripulendo le strade, creando condizioni per un ordinato ciclo di smaltimento dei rifiuti».

RIFIUTI TOSSICI ARRIVATI DAL NORD - La camorra è responsabile di molti traffici compreso quello dei rifiuti tossici, ha ricordato Napolitano sottolineando che questi rifiuti insalubri «in gran parte sono arrivati dal nord, ne sia consapevole - ha aggiunto - l'opinione pubblica delle regioni del nord».

1 commento:

Adduso ha detto...

Dalla Repubblica online del 1 giugno 2008 (http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/politica/napolitano-cinque/napolitano-regressione/napolitano-regressione.html):
"In Italia c'è il rischio di una 'regressione civile'....Parole durissime quelle pronunciate dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ... Parole dure e toni preoccupati ... verso 'legittime decisioni dello Stato democratico'".
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Egregio Sig. Presidente, mi permetta da modesto cittadino:
Non siamo noi cittadini i “colpevoli”.

Questa tendenza generale di sottofondo a deviare le responsabilità del visibile scatafascio nazionale sui comuni cittadini come se fossimo noi i soli colpevoli, con tutto il rispetto, non la trovo realistica.


Infatti, ultimamente sembrano colpevoli i bambini, gli adolescenti, i giovani, gli immigrati, i disoccupati, i lavoratori, gli imprenditori, i commercianti, gli ambulanti, i sindacalisti, le donne, le mamme, i figli, gli anziani, i vecchi, i nonni, i genitori, i padri, gli omosessuali, ecc. ecc. insomma tutti, ... , tranne, guarda caso, i "mafiosi" che ci sono nelle Istituzioni, nelle Corporazioni, negli Ordini, nei Palazzi, ecc. ecc. , insomma tranne i presuntuosi, i prepotenti ed i prevaricatori che ci sono nella Stato.


Volevo quindi solo esprimerLe la mia modesta opinione di comune cittadino che non si sente responsabile se non solo della colpa di non essersi reso conto per tempo di ciò che lo circondava e soprattutto di non avere saputo sviluppare sin da giovane un sano atteggiamento critico, scientifico e scettico, insomma non avere studiato e pensato abbastanza. Ma di ciò, molta colpa è anche di una scuola pubblica che insegnava e continua, guarda caso, ancora a propinare una cultura di quando il sole girava intorno alla terra, tanto che, non casualmente d’altronde, noi comuni cittadini crediamo ancora più alla magia che alla scienza.


Aggiungo pure, da comune e modesto cittadino, che non mi convincono anche questi generali inneggi alle liberalizzazioni, in quanto poi in Italia è palese che da una sana concorrenza si passa ad “oscuri cartelli" e tanto meno sono per il federalismo, sono siciliano e qui sarebbe "un federalismo mafioso" (m'immagino le "ronde dei picciotti").

Distintamente.