domenica 25 ottobre 2009

Situazione drammatica e dimenticata nella Repubblica democratica del Congo

How can you be sitting there
Telling me that you care -
That you care?
When every time I look around,
The people suffer in the suffering
In everyway, in everywhere.
...
I tell you what: some people got everything;
Some people got nothing;
Some people got hopes and dreams;
Some people got ways and means.

Bob Marley, Survival


Violenze silenziose e dimenticate nella Repubblica Democratica del Congo.
Migliaia e migliaia di persone sono sfollate e gli attacchi perpetrati dal gruppo ribelle ugandese della Lord's resistance Army sono di una brutalità inaudita. Medici senza frontiere, in molte località l'unica organizzazione umanitaria presente nel paese, racconta di bambini costretti a uccidere i propri genitori e di persone bruciate vive nelle loro case.
Nel marzo 2009, MSN ha pubblicato il rapporto, relativo all'anno 2008, sulle dieci più gravi emergenze umanitarie nel mondo totalmente ignorate dai telegiornali italiani:

  • la crisi sanitaria nello Zimbabwe;
  • la catastrofe umanitaria in Somalia;
  • la situazione sanitaria in Myanmar;
  • i civili nella morsa della guerra nel Congo Orientale (RDC);
  • la malnutrizione infantile;
  • la situazione critica nella regione somala dell'Etiopia;
  • i civili uccisi o in fuga nel Pakistan nord-occidentale;
  • la violenza e la sofferenza in Sudan;
  • i civili iracheni bisognosi di assistenza;
  • la coinfezione HIV-TBC.
Come viene osservato nel rapporto, "Un evento drammatico che coinvolge un connazionale risulta più notiziabile di avvenimenti o di situazioni che interessano magari un numero maggiore di vittime, ma che sono culturalmente e geograficamente più lontane" (pagina 25). E così, alla questione somala i telegiornali della Rai e di Mediaset dedicano complessivamente 178 servizi, di cui 93 riguardano cittadini italiani coinvolti nella crisi.
A proposito della malnutrizione infantile: un "anno di fame", come definito nel rapporto, si merita 110 notizie, un "inverno di influenza" 121. Allo Zimbabwe, paese nel quale l'aspettativa di vita è di 34 anni e dove a fine agosto 2008 scoppia un'epidemia di colera, vengono dedicate 12 notizie, mentre all'estate di Briatore e della Gregoraci 33 notizie. E all'Etiopia, dove dominano malnutrizione e assenza di assistenza sanitaria, in totale, in un anno 6 servizi.

Per il rapporto dell'anno 2008, cliccare qui.
Qui trovate invece i rapporti degli anni precedenti.
Da notare: la notizia su Medici senza frontiere è datata 14 ottobre. Il Corriere ha fatto un articolo sull'argomento il 23 ottobre.

giovedì 8 ottobre 2009

Quanto sono normali gli atteggiamenti mafiosi nel nostro paese

E' notizia di ieri che la Corte Costituzionale abbia dichiarato illegittimo il Lodo Alfano, la legge che prevedeva la sospensione dei processi penali per il Presidente del Consiglio, della Repubblica e delle Camere. Ovviamente si trattava di una legge ad personam, o meglio ad Silvio Berlusconi. Ieri su Facebook abbiamo quasi tutti esultato, ma abbiamo tutti sbagliato, forse. Che pena un paese in cui si discute continuamente dei problemi giudiziari del presidente del Consiglio. Dall'una e dall'altra parte. Il popolo di destra mostra assolutamente deferenza per tutto ciò che Berlusconi dica o faccia, come se fosse davvero l'unto del Signore. Non riesco a capire come possano davvero credere che sia perseguitato dai giudici... possibile che tutti ce l'abbiano con lui? L'unica risposta è che siano incapaci di pensare pensieri propri e credano in tutto ciò che il divino Augusto dica. Oppure hanno talmente paura dei "comunisti" (ma dove si trovano?) che preferiscono perdonare Berlusconi, piuttosto che votare l'altra parte o non votare affatto. L'opposizione, dal canto suo, è talmente incapace di fare politica che esulta per una decisione della Corte Costituzionale.
La sentenza di ieri non poteva avere un contenuto politico, perché la soluzione giuridica alla questione Lodo Alfano era chiara e lineare: l'art 3 della Costituzione prevede che siamo tutti uguali di fronte alla legge, le unica eccezioni alla regola generale sono previste dalla Costituzione; di conseguenza, per aggiungere una nuova immunità ci vuole una legge costituzionale (personalmente, ritengo che il Lodo Alfano sarebbe stato comunque incostituzionale, se formulato in quei termini, anche se approvato con legge costituzionale, per ragioni che spiegherò se faranno una legge costituzionale in proposito). La nostra esultanza, le nostre reazioni, tuttavia, hanno in qualche modo trasformato in politica la sentenza. Da appassionata di diritto costituzionale, ho condiviso la decisione della Corte, ma ho pure esultato perché Berlusconi, nello specifico, ne verrà colpito. Come studiosa di diritto, mi ritengo soddisfatta, ma come cittadina dietro l'esultanza mi sento triste, delusa, priva di speranza per questo paese: le parole di Berlusconi ieri sera a Porta a porta (Napolitano che avrebbe dovuto influenzare i giudici della Corte) palesano un atteggiamento tipicamente mafioso. Dato che siamo in Italia, a parte pochi, sempre i soliti, che si indignano, per lo più molti ne ridono o non ci fanno neppure caso. Tanto quasi tutto in questo paese funziona con le raccomandazioni, quindi perché non dovrebbe funzionare in questo modo anche la Corte Costituzionale?

lunedì 5 ottobre 2009

Il lodo Mondadori e Berlusconi visto all'estero


Un'altra sentenza che conferma ciò che un signore irlandese mi ha detto qualche giorno fa:

"Berlusconi, a great man, but especially honest".

giovedì 1 ottobre 2009

Ambiente e pelletteria...


Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e' attualmente indagata per peculato dalla Procura di Roma per alcuni acquisti non proprio"istituzionali" fatti con la carta del Ministero... aventi ad oggetto capi di alta moda e di pelletteria.
Come spesso accade, l'indagine sul presunto peculato e' partita a seguito di intercettazioni, tra un funzionario del ministero e un'altra persona, necessarie in un altro procedimento giudiziario.
Il Corriere dice: "gli inquirenti dovranno accertare se tali eventuali acquisti siano stati fatti per motivi personali ovvero per ragioni istituzionali". Mi domando quali ragioni dell'"istituzione Ministero dell'Ambiente" potrebbero giustificare l'acquisto di capi di alta moda... e soprattutto di pelletteria! Un controsenso, forse...
La presunzione di non colpevolezza e' d'obbligo... ma permettetemi di ridere sull'oggetto delle indagini che riguardano i nostri governanti, sintomatiche di debolezze tradizionalmente attribuite ai due sessi: donne per il sesso maschile... vestiti per quello femminile!
PS Ogni riferimento a Berlusconi e' puramente casuale.

lunedì 21 settembre 2009

Se si volesse davvero rendere omaggio ai nostri "eroi"...

Oggi ho guardato la BBC. Come prima notizia, hanno dato l'annuncio che un esperto di strategie militari (purtroppo non ho capito il nome e quindi mi scuso per la notizia senza fonte) ha detto che in Afghanistan la guerra sarà persa, se non si cambia strategia e non si aumentano le truppe.
Non posso guardare telegiornali italiani, per cui ho dato un'occhiata ai siti di Corriere e Repubblica. Di una simile notizia non c'è traccia. Pensavo, dunque, che se si volesse rendere omaggio ai nostri "eroi", si dovrebbe cominciare ad approfondire seriamente la questione afghana e non riportare semplicemente le dichiarazioni o gli slogan dell'uno o dell'altro politico di turno, come al solito o gli urli di dolore (per carità, sinceri) dei partecipanti al funerale.
Ma in Italia la politica si fa solo con le dichiarazioni e non con le riflessioni critiche.
Posso proporre anche un altro esempio: qualche settimana fa ho visto un dibattitoin tarda serata su una rete irlandese che verteva sul trattato di Lisbona. Un famoso presentatore irlandese intervistava il politico di turno. Indovinate a chi applaudiva il pubblico?
Al presentatore, per le sue domande schiette. Il politico non è mai stato applaudito.
In Italia, sulla prima rete nazionale, avete mai visto una cosa del genere?

giovedì 17 settembre 2009

La scelta di arruolarsi

Oggi sono morti 6 militari italiani in Afghanistan e quattro sono rimasti feriti.
E' una notizia terribile per i parenti delle vittime. Non posso nemmeno immaginare il loro dolore.
Devo cogliere, al contrario, l'ipocrisia di quanto scrivono i giornali, di quanto dicono i politici e anche di me stessa.
Nessuno (a parte qualche sito internet probabilmente) spreca una parola sui CIVILI CHE TUTTI I GIORNI MUOIONO in Afghanistan. La missione doveva portare la pace, mentre in Afghanistan c'è ancora la guerra. I talebani hanno tagliato le dita a uomini e donne andati a votare nel giorno delle elezioni. Gli Stati Uniti e l'Europa hanno permesso ciò, PERCHE'??? Per il santo ideale della democrazia? Le guerre, da ancora prima che gli Achei andassero a Troia, si sono fatte per un solo motivo: ECONOMICO. L'America e l'Europa hanno permesso che agli afghani fossero tagliate le dita per i loro motivi economici.
Ora, dopo i morti italiani, la Lega propone di ritirare i nostri soldati dall'Afghanistan.
Solo ora che sono morti i "nostri"? Da parte dei nostri governanti, ancora tanta ipocrisia, razzismo, indecenza.
Questi ragazzi sono morti e ora vengono chiamati eroi. Non ci vedo nulla di eroico nella loro morte, e anche se fossero eroi, sarebbero comunque eroi morti. Cosa ci fanno, ormai, con il titolo di eroe? Sono morti per una guerra fatta per il petrolio, anche se nessuno lo ammette, e per servire qualcuno (il governo, l'esercito, la patria?) che per loro non morirà mai.
Questi non sono eroi. Si tratta solo di qualcuno che come altri, nella vita, per motivi economici, sociali o politici ha fatto una scelta sbagliata, che rischiava di avere, e purtroppo ha avuto, conseguenze irreparabili: la scelta di arruolarsi.

P.S. Questa è la mia modesta opinione. Spero che sia chiaro che non voglio offendere nessuno.

mercoledì 16 settembre 2009

A proposito di fannulloni...

Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, il signor Brunetta, ha replicato oggi dall'home page del sito del ministero a un'inchiesta dell'Espresso. Riporta dati, cifre, filmati ma... era davvero il caso di replicare su un sito PUBBLICO?
Io paragonerei l'uso personale che il ministro ha fatto del sito all'impiegato del Comune che usa il telefono dell'ufficio per telefonate personali, considerato che l'inchiesta dell'Espresso era INtitolata "Brunetta bluff" e quindi era rivolta innanzitutto alla persona del ministro.
Ma a parte questo, non vi sembra che abbia un pò esagerato utilizzando tutto lo spazio dell'home page? Non era sufficiente un link per replicare nella normale home page?
A proposito di fannulloni, anche la sua collega Gelmini, ministro dell'Istruzione, ha qualcosa da dire. Ha recentemente detto. "Chi fa politica lasci la scuola". Lei, però, non ci ha pensato a lasciare la poltrona del ministero, dopo che è stato scoperto che è andata a fare l'esame di avvocato (falsificando la residenza, dunque) a Reggio Calabria, pur di passarlo: cosa certo non degna del peggiore Ministro dell'Istruzione. Tra l'altro, nel nostro paese, per fortuna, esiste ancora la libertà di insegnamento. Ma non mi fraintendete: non solo dei prof. di sinistra, ma anche quelli che votano lo schieramento della Gelmini. La prof.ssa di matematica più brava che abbia mai avuto era evidentemente di destra; ho mai pensato che dovesse andarsene dalla scuola? Ovviamente, NO. C'è poi da dire, infine, che con una tale frase si pesta i piedi da sola perché va a penalizzare proprio gli insegnanti di religione, che tanto ama: sono i primi a fare politica a scuola. Nel 2005, quando c'è stato il referendum sulla procreazione medicalmente assistita, la mia insegnante ha passato l'anno a dirci di non andare a votare. Non si tratta forse di propaganda politica??
"No - qualcuno mi risponderà (brrr, già lo sento nelle orecchie) - perché la Chiesa ha il diritto di orientare i cattolici nelle scelte etiche". Aaaaaah.... e orientare non vuol dire parteggiare e quindi fare politica?

Non solo fannulloni, ma pure ignoranti.

Ritorno. Questa volta davvero

Chiedo scusa a chi seguiva il mio blog per aver fatto sparire le mie tracce negli ultimi mesi.
Non so perché lo abbia fatto: ho tentato di ripartire, ma non ce l'ho mai fatta.
Forse di fronte alla tragedia immane che ha spazzato via la mia città, non riuscivo a pensare ad altro. Ma già da prima ero terribilmente delusa da tutto ciò che stava facendo il nostro governo e dal razzismo del popolo a cui appartengo, il che mi aveva portato ad allontanarmi dallo scrivere. "Tanto non serve a niente, quello che scrivo lo legge solo chi è d'accordo con me". Ma non me ne frega più niente. Oggi ho recuperato finalmente il potere di INDIGNAZIONE di fronte a quello che sta succedendo in Italia. Voglio far sapere, anche se non serve a niente, a Berlusconi, a Bossi, a tutti i ministri del suo governo, a tutti i parlamentari del governo, che IO CI SONO. Che non mi bevo le bugie che dicono, che non mi importa se metà del popolo italiano vuole essere come Berlusconi o ce l'ha con gli immigrati, PERCHE' IO NON SONO COSI'. Io non sono razzista, non voglio essere come Berlusconi nè come una delle donne del suo governo. Sono in Irlanda in Erasmus, e mi devo vergognare PER COLPA SUA E DEL SUO GOVERNO di essere italiana. Come se io lo avessi votato. Assolutamente no!
Da oggi si ricomincia, e più grandemente di prima.

lunedì 11 maggio 2009

INDIGNAZIONE, SOLO INDIGNAZIONE


Mi vergogno di far parte di questo popolo, così ignorante e vigliacco da prendersela con persone disperate.
Qui il diritto internazionale c'entra poco o nulla: molti italiani dovrebbero vergognarsi per il proprio egoismo e la propria cattiveria... popolo falso e moralista, privo completamente di solidarietà verso chi gli chiede aiuto.
SONO INDIGNATA.

domenica 10 maggio 2009

Ricordi di un terremoto

Il mio ultimo post risale alla mia "prima" vita... era il 5 aprile. 
Il 6 aprile ha diviso la mia vita in due parti: il prima e il dopo terremoto: il terremoto che ha distrutto la mia città, il luogo in cui si sono consumati i ricordi di 20 anni di vita. Sapere che quei luoghi non ci sono più è una sensazione terribile, che non auguro a nessuno di provare.
E' terribile essere vivi, quando tanti tuoi coetanei, tanti bambini, tante donne, tanti uomini sono morti sotto le rovine della tua città e tu ci sei ancora. C'eri quando arrivavano le telefonate da parenti e amici su loro, i morti... in pochi attimi scoprivi che una vita era finita, ma non riuscivi a crederci, non realizzavi. 
Com'è possibile che la mia città non esista più?
Siamo dovuti scappare come profughi, da una terra che tremava, ribolliva, fremente di distruzione. 
Siamo dovuti fuggire da ciò che ci era più caro, con il dolore nel cuore, ringraziando egoisticamente di essere vivi, nella consapevolezza di una ingiustizia che nemmeno Dio potrà spiegarci mai.