domenica 25 ottobre 2009

Situazione drammatica e dimenticata nella Repubblica democratica del Congo

How can you be sitting there
Telling me that you care -
That you care?
When every time I look around,
The people suffer in the suffering
In everyway, in everywhere.
...
I tell you what: some people got everything;
Some people got nothing;
Some people got hopes and dreams;
Some people got ways and means.

Bob Marley, Survival


Violenze silenziose e dimenticate nella Repubblica Democratica del Congo.
Migliaia e migliaia di persone sono sfollate e gli attacchi perpetrati dal gruppo ribelle ugandese della Lord's resistance Army sono di una brutalità inaudita. Medici senza frontiere, in molte località l'unica organizzazione umanitaria presente nel paese, racconta di bambini costretti a uccidere i propri genitori e di persone bruciate vive nelle loro case.
Nel marzo 2009, MSN ha pubblicato il rapporto, relativo all'anno 2008, sulle dieci più gravi emergenze umanitarie nel mondo totalmente ignorate dai telegiornali italiani:

  • la crisi sanitaria nello Zimbabwe;
  • la catastrofe umanitaria in Somalia;
  • la situazione sanitaria in Myanmar;
  • i civili nella morsa della guerra nel Congo Orientale (RDC);
  • la malnutrizione infantile;
  • la situazione critica nella regione somala dell'Etiopia;
  • i civili uccisi o in fuga nel Pakistan nord-occidentale;
  • la violenza e la sofferenza in Sudan;
  • i civili iracheni bisognosi di assistenza;
  • la coinfezione HIV-TBC.
Come viene osservato nel rapporto, "Un evento drammatico che coinvolge un connazionale risulta più notiziabile di avvenimenti o di situazioni che interessano magari un numero maggiore di vittime, ma che sono culturalmente e geograficamente più lontane" (pagina 25). E così, alla questione somala i telegiornali della Rai e di Mediaset dedicano complessivamente 178 servizi, di cui 93 riguardano cittadini italiani coinvolti nella crisi.
A proposito della malnutrizione infantile: un "anno di fame", come definito nel rapporto, si merita 110 notizie, un "inverno di influenza" 121. Allo Zimbabwe, paese nel quale l'aspettativa di vita è di 34 anni e dove a fine agosto 2008 scoppia un'epidemia di colera, vengono dedicate 12 notizie, mentre all'estate di Briatore e della Gregoraci 33 notizie. E all'Etiopia, dove dominano malnutrizione e assenza di assistenza sanitaria, in totale, in un anno 6 servizi.

Per il rapporto dell'anno 2008, cliccare qui.
Qui trovate invece i rapporti degli anni precedenti.
Da notare: la notizia su Medici senza frontiere è datata 14 ottobre. Il Corriere ha fatto un articolo sull'argomento il 23 ottobre.

giovedì 8 ottobre 2009

Quanto sono normali gli atteggiamenti mafiosi nel nostro paese

E' notizia di ieri che la Corte Costituzionale abbia dichiarato illegittimo il Lodo Alfano, la legge che prevedeva la sospensione dei processi penali per il Presidente del Consiglio, della Repubblica e delle Camere. Ovviamente si trattava di una legge ad personam, o meglio ad Silvio Berlusconi. Ieri su Facebook abbiamo quasi tutti esultato, ma abbiamo tutti sbagliato, forse. Che pena un paese in cui si discute continuamente dei problemi giudiziari del presidente del Consiglio. Dall'una e dall'altra parte. Il popolo di destra mostra assolutamente deferenza per tutto ciò che Berlusconi dica o faccia, come se fosse davvero l'unto del Signore. Non riesco a capire come possano davvero credere che sia perseguitato dai giudici... possibile che tutti ce l'abbiano con lui? L'unica risposta è che siano incapaci di pensare pensieri propri e credano in tutto ciò che il divino Augusto dica. Oppure hanno talmente paura dei "comunisti" (ma dove si trovano?) che preferiscono perdonare Berlusconi, piuttosto che votare l'altra parte o non votare affatto. L'opposizione, dal canto suo, è talmente incapace di fare politica che esulta per una decisione della Corte Costituzionale.
La sentenza di ieri non poteva avere un contenuto politico, perché la soluzione giuridica alla questione Lodo Alfano era chiara e lineare: l'art 3 della Costituzione prevede che siamo tutti uguali di fronte alla legge, le unica eccezioni alla regola generale sono previste dalla Costituzione; di conseguenza, per aggiungere una nuova immunità ci vuole una legge costituzionale (personalmente, ritengo che il Lodo Alfano sarebbe stato comunque incostituzionale, se formulato in quei termini, anche se approvato con legge costituzionale, per ragioni che spiegherò se faranno una legge costituzionale in proposito). La nostra esultanza, le nostre reazioni, tuttavia, hanno in qualche modo trasformato in politica la sentenza. Da appassionata di diritto costituzionale, ho condiviso la decisione della Corte, ma ho pure esultato perché Berlusconi, nello specifico, ne verrà colpito. Come studiosa di diritto, mi ritengo soddisfatta, ma come cittadina dietro l'esultanza mi sento triste, delusa, priva di speranza per questo paese: le parole di Berlusconi ieri sera a Porta a porta (Napolitano che avrebbe dovuto influenzare i giudici della Corte) palesano un atteggiamento tipicamente mafioso. Dato che siamo in Italia, a parte pochi, sempre i soliti, che si indignano, per lo più molti ne ridono o non ci fanno neppure caso. Tanto quasi tutto in questo paese funziona con le raccomandazioni, quindi perché non dovrebbe funzionare in questo modo anche la Corte Costituzionale?

lunedì 5 ottobre 2009

Il lodo Mondadori e Berlusconi visto all'estero


Un'altra sentenza che conferma ciò che un signore irlandese mi ha detto qualche giorno fa:

"Berlusconi, a great man, but especially honest".

giovedì 1 ottobre 2009

Ambiente e pelletteria...


Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e' attualmente indagata per peculato dalla Procura di Roma per alcuni acquisti non proprio"istituzionali" fatti con la carta del Ministero... aventi ad oggetto capi di alta moda e di pelletteria.
Come spesso accade, l'indagine sul presunto peculato e' partita a seguito di intercettazioni, tra un funzionario del ministero e un'altra persona, necessarie in un altro procedimento giudiziario.
Il Corriere dice: "gli inquirenti dovranno accertare se tali eventuali acquisti siano stati fatti per motivi personali ovvero per ragioni istituzionali". Mi domando quali ragioni dell'"istituzione Ministero dell'Ambiente" potrebbero giustificare l'acquisto di capi di alta moda... e soprattutto di pelletteria! Un controsenso, forse...
La presunzione di non colpevolezza e' d'obbligo... ma permettetemi di ridere sull'oggetto delle indagini che riguardano i nostri governanti, sintomatiche di debolezze tradizionalmente attribuite ai due sessi: donne per il sesso maschile... vestiti per quello femminile!
PS Ogni riferimento a Berlusconi e' puramente casuale.

lunedì 21 settembre 2009

Se si volesse davvero rendere omaggio ai nostri "eroi"...

Oggi ho guardato la BBC. Come prima notizia, hanno dato l'annuncio che un esperto di strategie militari (purtroppo non ho capito il nome e quindi mi scuso per la notizia senza fonte) ha detto che in Afghanistan la guerra sarà persa, se non si cambia strategia e non si aumentano le truppe.
Non posso guardare telegiornali italiani, per cui ho dato un'occhiata ai siti di Corriere e Repubblica. Di una simile notizia non c'è traccia. Pensavo, dunque, che se si volesse rendere omaggio ai nostri "eroi", si dovrebbe cominciare ad approfondire seriamente la questione afghana e non riportare semplicemente le dichiarazioni o gli slogan dell'uno o dell'altro politico di turno, come al solito o gli urli di dolore (per carità, sinceri) dei partecipanti al funerale.
Ma in Italia la politica si fa solo con le dichiarazioni e non con le riflessioni critiche.
Posso proporre anche un altro esempio: qualche settimana fa ho visto un dibattitoin tarda serata su una rete irlandese che verteva sul trattato di Lisbona. Un famoso presentatore irlandese intervistava il politico di turno. Indovinate a chi applaudiva il pubblico?
Al presentatore, per le sue domande schiette. Il politico non è mai stato applaudito.
In Italia, sulla prima rete nazionale, avete mai visto una cosa del genere?

giovedì 17 settembre 2009

La scelta di arruolarsi

Oggi sono morti 6 militari italiani in Afghanistan e quattro sono rimasti feriti.
E' una notizia terribile per i parenti delle vittime. Non posso nemmeno immaginare il loro dolore.
Devo cogliere, al contrario, l'ipocrisia di quanto scrivono i giornali, di quanto dicono i politici e anche di me stessa.
Nessuno (a parte qualche sito internet probabilmente) spreca una parola sui CIVILI CHE TUTTI I GIORNI MUOIONO in Afghanistan. La missione doveva portare la pace, mentre in Afghanistan c'è ancora la guerra. I talebani hanno tagliato le dita a uomini e donne andati a votare nel giorno delle elezioni. Gli Stati Uniti e l'Europa hanno permesso ciò, PERCHE'??? Per il santo ideale della democrazia? Le guerre, da ancora prima che gli Achei andassero a Troia, si sono fatte per un solo motivo: ECONOMICO. L'America e l'Europa hanno permesso che agli afghani fossero tagliate le dita per i loro motivi economici.
Ora, dopo i morti italiani, la Lega propone di ritirare i nostri soldati dall'Afghanistan.
Solo ora che sono morti i "nostri"? Da parte dei nostri governanti, ancora tanta ipocrisia, razzismo, indecenza.
Questi ragazzi sono morti e ora vengono chiamati eroi. Non ci vedo nulla di eroico nella loro morte, e anche se fossero eroi, sarebbero comunque eroi morti. Cosa ci fanno, ormai, con il titolo di eroe? Sono morti per una guerra fatta per il petrolio, anche se nessuno lo ammette, e per servire qualcuno (il governo, l'esercito, la patria?) che per loro non morirà mai.
Questi non sono eroi. Si tratta solo di qualcuno che come altri, nella vita, per motivi economici, sociali o politici ha fatto una scelta sbagliata, che rischiava di avere, e purtroppo ha avuto, conseguenze irreparabili: la scelta di arruolarsi.

P.S. Questa è la mia modesta opinione. Spero che sia chiaro che non voglio offendere nessuno.

mercoledì 16 settembre 2009

A proposito di fannulloni...

Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, il signor Brunetta, ha replicato oggi dall'home page del sito del ministero a un'inchiesta dell'Espresso. Riporta dati, cifre, filmati ma... era davvero il caso di replicare su un sito PUBBLICO?
Io paragonerei l'uso personale che il ministro ha fatto del sito all'impiegato del Comune che usa il telefono dell'ufficio per telefonate personali, considerato che l'inchiesta dell'Espresso era INtitolata "Brunetta bluff" e quindi era rivolta innanzitutto alla persona del ministro.
Ma a parte questo, non vi sembra che abbia un pò esagerato utilizzando tutto lo spazio dell'home page? Non era sufficiente un link per replicare nella normale home page?
A proposito di fannulloni, anche la sua collega Gelmini, ministro dell'Istruzione, ha qualcosa da dire. Ha recentemente detto. "Chi fa politica lasci la scuola". Lei, però, non ci ha pensato a lasciare la poltrona del ministero, dopo che è stato scoperto che è andata a fare l'esame di avvocato (falsificando la residenza, dunque) a Reggio Calabria, pur di passarlo: cosa certo non degna del peggiore Ministro dell'Istruzione. Tra l'altro, nel nostro paese, per fortuna, esiste ancora la libertà di insegnamento. Ma non mi fraintendete: non solo dei prof. di sinistra, ma anche quelli che votano lo schieramento della Gelmini. La prof.ssa di matematica più brava che abbia mai avuto era evidentemente di destra; ho mai pensato che dovesse andarsene dalla scuola? Ovviamente, NO. C'è poi da dire, infine, che con una tale frase si pesta i piedi da sola perché va a penalizzare proprio gli insegnanti di religione, che tanto ama: sono i primi a fare politica a scuola. Nel 2005, quando c'è stato il referendum sulla procreazione medicalmente assistita, la mia insegnante ha passato l'anno a dirci di non andare a votare. Non si tratta forse di propaganda politica??
"No - qualcuno mi risponderà (brrr, già lo sento nelle orecchie) - perché la Chiesa ha il diritto di orientare i cattolici nelle scelte etiche". Aaaaaah.... e orientare non vuol dire parteggiare e quindi fare politica?

Non solo fannulloni, ma pure ignoranti.

Ritorno. Questa volta davvero

Chiedo scusa a chi seguiva il mio blog per aver fatto sparire le mie tracce negli ultimi mesi.
Non so perché lo abbia fatto: ho tentato di ripartire, ma non ce l'ho mai fatta.
Forse di fronte alla tragedia immane che ha spazzato via la mia città, non riuscivo a pensare ad altro. Ma già da prima ero terribilmente delusa da tutto ciò che stava facendo il nostro governo e dal razzismo del popolo a cui appartengo, il che mi aveva portato ad allontanarmi dallo scrivere. "Tanto non serve a niente, quello che scrivo lo legge solo chi è d'accordo con me". Ma non me ne frega più niente. Oggi ho recuperato finalmente il potere di INDIGNAZIONE di fronte a quello che sta succedendo in Italia. Voglio far sapere, anche se non serve a niente, a Berlusconi, a Bossi, a tutti i ministri del suo governo, a tutti i parlamentari del governo, che IO CI SONO. Che non mi bevo le bugie che dicono, che non mi importa se metà del popolo italiano vuole essere come Berlusconi o ce l'ha con gli immigrati, PERCHE' IO NON SONO COSI'. Io non sono razzista, non voglio essere come Berlusconi nè come una delle donne del suo governo. Sono in Irlanda in Erasmus, e mi devo vergognare PER COLPA SUA E DEL SUO GOVERNO di essere italiana. Come se io lo avessi votato. Assolutamente no!
Da oggi si ricomincia, e più grandemente di prima.

lunedì 11 maggio 2009

INDIGNAZIONE, SOLO INDIGNAZIONE


Mi vergogno di far parte di questo popolo, così ignorante e vigliacco da prendersela con persone disperate.
Qui il diritto internazionale c'entra poco o nulla: molti italiani dovrebbero vergognarsi per il proprio egoismo e la propria cattiveria... popolo falso e moralista, privo completamente di solidarietà verso chi gli chiede aiuto.
SONO INDIGNATA.

domenica 10 maggio 2009

Ricordi di un terremoto

Il mio ultimo post risale alla mia "prima" vita... era il 5 aprile. 
Il 6 aprile ha diviso la mia vita in due parti: il prima e il dopo terremoto: il terremoto che ha distrutto la mia città, il luogo in cui si sono consumati i ricordi di 20 anni di vita. Sapere che quei luoghi non ci sono più è una sensazione terribile, che non auguro a nessuno di provare.
E' terribile essere vivi, quando tanti tuoi coetanei, tanti bambini, tante donne, tanti uomini sono morti sotto le rovine della tua città e tu ci sei ancora. C'eri quando arrivavano le telefonate da parenti e amici su loro, i morti... in pochi attimi scoprivi che una vita era finita, ma non riuscivi a crederci, non realizzavi. 
Com'è possibile che la mia città non esista più?
Siamo dovuti scappare come profughi, da una terra che tremava, ribolliva, fremente di distruzione. 
Siamo dovuti fuggire da ciò che ci era più caro, con il dolore nel cuore, ringraziando egoisticamente di essere vivi, nella consapevolezza di una ingiustizia che nemmeno Dio potrà spiegarci mai. 

domenica 15 febbraio 2009

"PROMEMORIA!" PER NON DIMENTICARE


Da oggi apro una rubrica "Promemoria!" che troverete alla vostra destra nel blog.
Vi ricorderò le cose buone e le cose cattive (secondo me) fatte dall'attuale governo, per non dimenticarle tra 4 anni quando torneremo al voto.
Vi invito a scrivermi per ricordarmi ciò che ho dimenticato.. e prontamente lo inserirò.
Lancio una scommessa: secondo voi saranno più le cose buone o più le cose cattive??

sabato 14 febbraio 2009

GIURIE POPOLARI NEI PROCESSI PER MAFIA?

Fabio Granata, deputato del PDL, nonché vicepresidente della Commissione d'inchiesta
Antimafia di questa XVI legislatura, ha chiesto al Ministro della Giustizia Alfano di bloccare l'ipotesi della re-introduzione, nei processi per mafia, della giuria popolare. Nella bozza della riforma sulla giustizia, è, infatti, prevista, la competenza della Corte d'Assise nei processi di mafia, il che, secondo Granata, "sarebbe un ritorno al passato e un grande favore alla potenzialita' intimidatrice di Cosa Nostra".
Secondo il parlamentare del Pdl ''la presenza di giudici non togati, cioe' di comuni cittadini, nei collegi giudicanti le associazioni mafiose e' una ipotesi pericolosissima. Tra l'altro, nella configurazione giuridica e nell'accertamento delle responsabilita' dei vincoli associativi per non parlare di quelli che ipotizzano i cosiddetti concorsi esterni occorre una sapienza giuridica e un equilibrio che solo i giudici togati possono avere. Alfano - conclude Granata - blocchi la riforma poiche' sovraesporrebbe comuni cittadini, aumenterebbe la forza condizionante delle mafie e determinerebbe una giustizia meno equilibrata''. (Fonte Asca)

Io sono d'accordo con Granata (per quanto lotta alla mafia ed essere deputato del PDL mi sembrino due situazioni incompatibili). Credo che già sia difficile per un giudice non aver paura in certi processi... una persona comune cosa farebbe?
Voi cosa ne pensate?

martedì 10 febbraio 2009

Benvenuti in Italia (repubblica teocratica)!


In questi giorni di follia tutta italiana, tante parole vuote, false, ipocrite sono state versate.
La strumentalizzazione della "vita" di una ragazza è stata vergognosa. Come ha detto Stefano Rodotà stasera a Ballarò, in tanti paesi è sorto un dibattito sull'eutanasia, ma mai come in Italia c'è stata una tale indecenza nell'affrontarlo.
L'intervento di Rodotà è stato esemplare dal punto di vista giuridico; ha spiegato lucidamente che sono i giudici a tutelare da sempre i diritti individuali dei cittadini: e questo è ancora più vero in uno Stato in cui la magistratura è un potere indipendente dall'esecutivo.
Qualche sera fa, a Matrix, ho trovato davvero penoso l'intervento di Formigoni, governatore della Lombardia, il quale sosteneva che il giuramento di Ippocrate comporta che il medico debba sempre curare, ad ogni costo, la persona: il senatore Marino cercava di spiegare, invece, che è la persona, debitamente informata, a scegliere a quali cure desideri essere sottoposta (e così dice la legge): la persona non è uno strumento nelle mani del medico!!!
Un altro problema che mi sembra non sia stato affrontato compiutamente in questi giorni, è relativo al fatto che le tecnologie moderne ci permettono di prolungare la vita oltre il suo naturale evolversi: Eluana senza quelle macchine sarebbe morta 17 anni fa. C'è, poi, da considerare che c'è una vita fisica e una vita sociale: per alcuni potrebbe legittimamente non aver senso portare avanti la prima, se la seconda cessa. Perché il governo vuole fare un disegno di legge che ci costringa ad essere alimentati e idratati se avessimo un incidente mortale e non morissimo subito? QUESTO E' STATALISMO, esattamente il contrario di quanto ha detto Berlusconi qualche giorno fa. I cattolici sono già tutelati. Se per se stessi decidono di proseguire una vita, che invece per me è innaturale, nessuno glielo impedisce. Ma tutti gli altri - atei, agnostici, appartenenti ad altre confessioni religiose, cattolici stessi - perché devono vedersi imposta la volontà di un gruppo di cittadini? Questo gruppo potrà forse costituire la maggioranza, ma la Costituzione non tutela i diritti della maggioranza, ma i diritti di tutti. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B. Se sarà fatta una legge limitativa sul testamento biologico come quella che si prospetta, sul piano dei diritti il nostro paese si farà un ulteriore grosso passo indietro e i giudici potranno fare ben poco, se non applicare la legge. Salva la possibilità di fare, ancora una volta, come dice Saviano, tutto all'italiana....

Ma concludo con una domanda rivolta a un qualsiasi ciellino, a qualsiasi deputato del PDL, a Berlusconi, alla Roccella, a Formigoni, a chiunque sostenitore della "vita" sempre e comunque: Perché volete mantenermi in vita, se io chiaramente ho manifestato la volontà contraria?? Perché? Ma non rispondetemi che la vita mi è stata donata da Dio, perchè questa è una questione privata e non giuridica, datemi una risposta coerente con un ordinamente giuridico democratico e laico. Se non l'avete e rispondete che la vita appartiene a Dio, trasportando il contenuto della teologia cattolica nella legge dello Stato italiano, è, dunque, evidente che mi sbagliavo quando credevo di vivere in una democrazia moderna: l'Italia è una teocrazia... BENVENUTI!

sabato 7 febbraio 2009

venerdì 6 febbraio 2009

Sit in sabato a piazza del Nettuno a Bologna h 15


Contro l'attentato alla Costituzione, contro le ingerenze del Vaticano e contro le speculazioni sulla vita di un essere umano: che oggi si chiama Eluana, ma domani potresti essere tu!
h 15 piazza del Nettuno, Bologna

giovedì 5 febbraio 2009

L'Italia: che paese caritatevole!


Il governo ha appena approvato un emendamento nel decreto sicurezza, ovviamente proposto dalla Lega, che consente ai medici di denunciare all'autorità giudiziaria i clandestini che chiedono cure. Mi sembra lampante che i clandestini non andranno più a farsi curare e ricorreranno a "medicine" e "medici" alternativi.
Con ipocrisia la maggioranza afferma che l'emendamento non impedisce ai clandestini di curarsi, ma praticamente ha posto una condizione a un diritto inalienabile dell'uomo! Forse non tutti lo sanno, ma"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività" (art.32 Cost.)
Come se ciò non bastasse, è stata approvata un'altra norma in cui si prevede che gli enti locali sono "legittimati ad avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini al fine di segnalare agli organi di polizia locale eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio ambientale". Istituzionalizzazione delle ronde padane. Per fortuna, è passato l'emendamento proposto dal PD (si, proprio dal PD) che impedisce a questi cittadini di portare armi, come, invece, prevedeva il testo presentato dalla Commissione Giustizia.
Infine, è stato istituito un registro nazionale per la schedatura dei clochard.
Io non ho veramente parole. A che serve un registro per la schedatura dei clochard?
Il problema di un uomo che dorme su una panchina non dovrebbe essere quello per cui la sua visione ci infastidisca, ma è il fatto che dorma per strada! Ci vogliamo chiedere perché???
Credo proprio che il benessere abbia dato alla testa a molti italiani!

Che paese ipocrita, fasullo e ignorante.

Fonti: Corriere.it e Repubblica.it

martedì 3 febbraio 2009

Sondaggio su Micromega: NAPOLITANO IMPARZIALE?


In questi giorni Micromega online sta portando avanti un sondaggio sull'imparzialità del presidente Napolitano. La domanda è questa:
Ritenete che in questi due anni e mezzo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si sia comportato come “custode della Costituzione”, in modo imparziale?
Ieri avevano già votato più di 8500 persone. Non ho idea di quale valore statistico abbia un sondaggio di questo tipo. Trovo, però, particolarmente significativo il fatto che il 60% dei votanti abbia risposto "decisamente no".
Personalmente, non ho mancato di condividere parole espresse dal nostro Presidente; in questo caso, però, anche io ho risposto no.
E' vero che il Presidente deve essere imparziale, senza dubbio, tra gli opposti schieramenti: ma se c'è, per così dire, una cosa dalla cui "parte" deve stare, questa è senza dubbio la Costituzione, di cui deve essere custode. Ora, è pur vero che il Presidente della Repubblica "non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni" (art. 90), credo sia legittimo che noi cittadini possiamo invocarlo affinché tuteli l'integrità della Costituzione e delle istituzioni repubblicane. E lo dico, perché, davvero, la Costituzione sembra essere l'unica cosa buona che è rimasta nel nostro paese... almeno lo sarà fino a quando non la cambieranno.



venerdì 30 gennaio 2009

E' doveroso specificare che...


Oggi 30 gennaio La Repubblica pubblica a pagina 32 una breve lettera di Totò Cuffaro (immagino in risposta a quest'articolo)

"Credo sia doveroso specificare che in 25 anni di incroci telefonici, sulle mie utenze telefoniche, negli anni che vanno dal 1980 al 2005, in 1 milione e 800 mila controlli effettuati dal dott. Genchi, così come testimoniato dallo stesso nel corso del mio processo, non sia mai stato trovato alcun contatto, fra me o fra utenze a me riconducibili e appartenenti a Cosa Nostra o a persone in qualche modo riconducibili ad essa".

Modestamente, credo che sia anche doveroso specificare che Cuffaro è stato condannato in primo grado a cinque anni di reclusione per favoreggiamento semplice senza l'aggravante di aver favorito Cosa Nostra e per violazione del segreto istruttorio nel processo di primo grado sulle Talpe alla Procura di Palermo il 18 gennaio 2008.
Insomma, non è che sia proprio un santo...

SCIPPO DI DEMOCRAZIA

giovedì 29 gennaio 2009

"Stupri di Stato" di Marco Travaglio

Solo l’avvocato Guido Calvi, mi pare, ha denunciato sul Corriere l’«esposizione indecorosa come trofei alla gogna» dei giovinastri rumeni arrestati per lo stupro di Guidonia. Parole sante: se, se al posto di quei giovinastri, ci fosse stato un consigliere di circoscrizione, avremmo il Parlamento in stato d’assedio che discute l’abolizione degli arresti e i tromboni dei giornalini che strillano contro le «manette facili», la «gogna mediatica», l’«accanimento giudiziario». Invece niente, zitti e mosca. Purtroppo anche quell’immonda sceneggiata è figlia dello sfascio programmato della giustizia. Quando si riesce ancora ad acchiappare qualche presunto colpevole, si enfatizza il risultato, come a dire: vedete che, nonostante i tagli alle forze di polizia e alla giustizia, c’è ancora chi fa bene il proprio dovere? La brillante operazione del Ros è stata possibile grazie all’incrocio di intercettazioni e tabulati telefonici: quel che fa da 20 anni Gioacchino Genchi, il servitore dello Stato costretto da giorni a difendersi da ignobili attacchi politici. Ma ora, con la legge sulle intercettazioni, chi intercetterà un branco di presunti stupratori dovrà sperare che si tradiscano subito: scaduti i primi 45 giorni, bisognerà interrompere gli ascolti. La geniale trovata Pdl-Pd prevede intercettazioni di un mese e mezzo, non di più. Se uno viene sorpreso a dire «La violentiamo», o fa il nome della vittima designata entro 45 giorni, o non si saprà mai chi è. E lo stupratore porterà serenamente a termine il suo delitto. Dopo le stragi di Stato, avremo gli stupri di Stato.

Da Voglio scendere

mercoledì 28 gennaio 2009

Intervento di Alfano


Gli interventi normativi sulla lotta alla mafia messi a punto dal Governo in questi mesi “li ho concepiti da ministro della Giustizia siciliano, con tutta la passione politica e civile e l’amore per la mia terra di cui sono capace”. Lo ha detto il Guardasigilli Angelino Alfano nella sua relazione alla Camera, dicendosi “orgoglioso del lavoro fatto e straordinariamente motivato nel proseguire lungo tale percorso virtuoso”. (Fonte AGI).


Domanda: quali sono queste misure che ha preso da Ministro della Giustizia che hanno aiutato a combattere la mafia?


martedì 27 gennaio 2009

Dal Malleus Maleficarum... Caro Presidente del Consiglio

Quando una giovane è stata corrotta, ed è stata disdegnata dal suo amante dopo che ha copulato con lui senza pudore nella speranza e con la promessa di matrimonio, e si è ritrovata delusa in tutte le sue speranze e sprezzata da tutti, si rivolge all'aiuto e alla protezione dei diavoli.

Spesso le streghe sono state viste sdraiate sulla schiena nei prati o nei boschi, nude sino all'ombelico, ed era evidente dalla disposizione degli arti e degli organi relativi alle parti veneree e all'orgasmo, come anche dal movimento delle gambe e delle cosce, che stavano copulando con i demoni noti come Incubi, anche se questi erano invisibili agli astanti.

Innanzitutto parleremo di come agiscano con gli uomini, poi con gli animali e infine con i frutti della terra. Per quanto riguarda gli uomini, interessa innanzitutto in che modo esse impediscano con le stregonerie la potenza generativa o l'atto sessuale, affinché la donna non possa concepire e l'uomo non sia in grado di compiere l'atto. In secondo luogo come, talvolta, tale atto sia impedito con una donna e non con un'altra. Terzo, come vengano portati via i membri virili, come se fossero completamente divelti dal corpo. Quarto, come si può discernere se qualcosa proviene dalla sola potenza del diavolo, che agisce da solo senza la strega. Quinto, come le streghe tramutino in belve persone dell'uno e dell'altro sesso con l'arte dei prodigi. Sesto, come le streghe levatrici uccidano in diversi modi il feto nel grembo della madre, oppure, quando non fanno questo, offrano i bambini ai diavoli.

Il Malleus Maleficarum (trad. Martello delle Streghe) è un testo scritto da due frati dominicani nel 1486, allo scopo di combattere la stregoneria e l'eresia.

Egregio Presidente del Consiglio,
questa è la concezione della donna che c'era nel 1400... speriamo di non doverci mai più ritornare. Me lo auguro vivamente, e spero che se lo auguri anche lei.

La Giustiziera della Notte

Testo integrale del Malleus Maleficarum

lunedì 26 gennaio 2009

IO SO, NAPOLITANO SA

Manifestazione a Roma della Associazione familiari vittime della mafia 28 gennaio 2009
Per saperne di più clicca qui...


domenica 25 gennaio 2009

... HA DETTO...

1) "Dobbiamo porre dei limiti certi per la sicurezza dei cittadini". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante un comizio a Olbia, parlando delle intercettazioni.

Mi domando come sia possibile tutelare la sicurezza dei cittadini, limitando i mezzi di prova necessari per individuare determinati reati.

2) L'arcivescovo Fisichella su Obama: "E' l'arroganza di chi si crede nel giusto. Se proibisce la tortura, non dica no alla vita nascente".

Obama (o chiunque altro) potrebbe dire dell'arcivescovo Fisichella "E' l'arroganza di chi si crede nel giusto". Riguardo al resto (aborto vs tortura...), no comment.

venerdì 23 gennaio 2009

La rivoluzione di un padre

isdi ROBERTO SAVIANO

BEPPINO Englaro, il papà di Eluana, sta dando forza e senso alle istituzioni italiane e alla possibilità che un cittadino del nostro Paese, nonostante tutto, possa ancora sperare nelle leggi e nella giustizia. Ciò credo debba essere evidente anche per chi non accetta di voler sospendere uno stato vegetativo permanente e ritiene che ogni forma di vita, anche la più inerte, debba essere tutelata.

Mi sono chiesto perché Beppino Englaro, come qualcuno del resto gli aveva suggerito, non avesse ritenuto opportuno risolvere tutto "all'italiana". Molti negli ospedali sussurrano: "Perché farne una battaglia simbolica? La portava in Olanda e tutto si risolveva". Altri ancora consigliavano il solito metodo silenzioso, due carte da cento euro a un'infermiera esperta e tutto si risolveva subito e in silenzio.

Come nel film "Le invasioni barbariche", dove un professore canadese ormai malato terminale e in preda a feroci dolori si raccoglie con amici e familiari in una casa su un lago e grazie al sostegno economico del figlio e a una brava infermiera pratica clandestinamente l'eutanasia.

Mi chiedo perché e con quale spirito accetta tutto questo clamore. Perché non prende esempio da chi silenziosamente emigra alla ricerca della felicità, sempre che le proprie finanze glielo permettano. Alla ricerca di tecniche di fecondazione in Italia proibite o alla ricerca di una fine dignitosa. Con l'amara consapevolezza che oramai non si emigra dall'Italia solo per trovare lavoro, ma anche per nascere e per morire. Nella vicenda Englaro ritornano sotto veste nuova quelle formule lontane e polverose che ci ripetevano all'università durante le lezioni di filosofia.

Il principio kantiano: "Agisci in modo che tu possa volere che la massima delle tue azioni divenga universale" si fa carne e sudore. E forse solo in questa circostanza riesci a spiegarti la storia di Socrate e capisci solo ora dopo averla ascoltata migliaia di volte perché ha bevuto la cicuta e non è scappato. Tutto questo ritorna attuale e risulta evidente che quel voler restare, quella via di fuga ignorata, anzi aborrita è molto più di una campagna a favore di una singola morte dignitosa, è una battaglia in difesa della vita di tutti. E per questo Beppino, nonostante il suo dramma privato, ha dovuto subire l'accusa di essere un padre che vuole togliere acqua e cibo alla propria figlia, contro coloro che dileggiano la Suprema Corte e contro chi minaccia sanzioni e ritorsioni per le Regioni che accettino di accogliere la sua causa, nel pieno rispetto di una sentenza della Corte di cassazione.

L'unica risposta che ho trovato a questa domanda, la più plausibile, è che la lotta quotidiana di Beppino Englaro non sia solo per Eluana, sua figlia, ma anche e soprattutto in difesa del Diritto, perché è chiaro che la vita del Diritto è diritto alla vita. Beppino Englaro con la sua battaglia sta aprendo una nuova strada, sta dimostrando che in Italia si può e si deve restare utilizzando gli strumenti che la democrazia mette a disposizione. In Italia non esiste nulla di più rivoluzionario della certezza del Diritto. E mi viene in mente che tutelare la certezza dei diritti, la certezza dei crediti, costituirebbe la stangata definitiva all'economia criminale. Se fosse possibile, nella mia terra, rivolgersi a un tribunale per veder riconosciuto, in un tempo congruo, la fondatezza del proprio diritto, non si avvertirebbe certo il bisogno di ricorrere a soluzioni altre. Beppino questo sta dimostrando al Paese. Non sarebbe necessario ricorrere al potere di dissuasione delle organizzazioni criminali, che al Sud hanno il monopolio, illegale, nel fruttuoso business del recupero crediti.

E a lui il merito di aver insegnato a questo Paese che è ancora possibile rivolgersi alle istituzioni e alla magistratura per vedere affermati i propri diritti in un momento di profonda e tangibile sfiducia. E nonostante tutte le traversie burocratiche, è lì a dimostrare che nel diritto deve esistere la possibilità di trovare una soluzione.

Per una volta in Italia la coscienza e il diritto non emigrano. Per una volta non si va via per ottenere qualcosa, o soltanto per chiederla. Per una volta non si cerca altrove di essere ascoltati, qualsiasi cittadino italiano, comunque la pensi non può non considerare Beppino Englaro un uomo che sta restituendo al nostro Paese quella dignità che spesso noi stessi gli togliamo.

Immagino che Beppino Englaro, guardando la sua Eluana, sappia che il dolore di sua figlia è il dolore di ogni singolo individuo che lotta per l'affermazione dei propri diritti. Se avesse agito in silenzio, trovando scorciatoie a lui sarebbe rimasto forse solo il suo dolore. Rivolgendosi al diritto, combattendo all'interno delle istituzioni e con le istituzioni, chiedendo che la sentenza della Suprema Corte sia rispettata, ha fatto sì, invece, che il dolore per una figlia in coma da 17 anni, smettesse di essere un dolore privato e diventasse anche il mio, il nostro, dolore. Ha fatto riscoprire una delle meraviglie dimenticate del principio democratico, l'empatia. Quando il dolore di uno è il dolore di tutti. E così il diritto di uno diviene il diritto di tutti.

Fonte: La Repubblica

martedì 20 gennaio 2009

Thank you, PRESIDENT OBAMA


"...To the Muslim world, we seek a new way forward, based on mutual interest and mutual respect. To those leaders around the globe who seek to sow conflict, or blame their society's ills on the West - know that your people will judge you on what you can build, not what you destroy. To those who cling to power through corruption and deceit and the silencing of dissent, know that you are on the wrong side of history; but that we will extend a hand if you are willing to unclench your fist.

To the people of poor nations, we pledge to work alongside you to make your farms flourish and let clean waters flow; to nourish starved bodies and feed hungry minds. And to those nations like ours that enjoy relative plenty, we say we can no longer afford indifference to suffering outside our borders; nor can we consume the world's resources without regard to effect. For the world has changed, and we must change with it...".

sabato 17 gennaio 2009

IN OLANDA CI VEDONO COSI'

Guarda il video: In Olanda ci vedono così...

Ho trascorso un mese della mia vita in Olanda e ho preso, in pieno agosto, un aereo che da Amsterdam mi ha portato a Roma: non mi stupisco che gli Olandesi ci vedano così...

mercoledì 14 gennaio 2009

PREMIO KREATIV BLOGGER

Ringrazio Polites e Sciavè per avermi assegnato il premio Kreativ Blogger.

Le regole del premio sono le seguenti:

  • Nel ricevere il premio, devi scrivere un post mostrando il premio e citando il nome di chi ti ha premiato e il link del suo blog;
  • Premiare un minimo di 7 blog (o più) se credi che siano meritevoli;
  • Esibire il loro nome e il loro link, quindi avvisarli di aver ricevuto il premio.
I sette blog che io premio sono:

Il democritico
Antiudeur
VignetteBC
Il testamento di un buffone
Benny Calasanzio Borsellino - Il blog della legalità
Lancia il sasso
Ad est online

Ovviamente niente è obbligatorio, è solo un modo per sostenersi a vicenda!

La Giustiziera della Notte

Revocato il 41 bis a Mimmo Ganci

I giudici del Tribunale di sorveglianza di Roma hanno revocato il 41 bis, il carcere duro, a Mimmo Ganci, figlio del boss Raffaele Ganci, alleato di Totò Riina, condannato in via definitiva a diversi ergastoli. Il provvedimento è del 30 dicembre, ma è stato reso noto solo oggi.
Mimmo Ganci è accusato di oltre 40 delitti, ed è considerato uno dei più pericolosi serial killer di Cosa Nostra.
Tra le ultime sentenze di condanna che lo riguardano, la n. 7330/2008 della Corte di Cassazione, per l'esecuzione materiale dell'assassinio del primo "pentito" di mafia, Leonardo Vitale, nel 1984. Ma Ganci è stato condannato anche per la strage di Capaci, l'omicidio del commissario Ninni Cassarà, del sindaco Giuseppe Insalaco, solo per fare qualche nome.
Dal mondo politico si sono sollevate reazioni trasversali di indignazioni per questa revoca.

Fonti: Panorama, Il Corriere della Sera, Mafia Zero