domenica 15 febbraio 2009

"PROMEMORIA!" PER NON DIMENTICARE


Da oggi apro una rubrica "Promemoria!" che troverete alla vostra destra nel blog.
Vi ricorderò le cose buone e le cose cattive (secondo me) fatte dall'attuale governo, per non dimenticarle tra 4 anni quando torneremo al voto.
Vi invito a scrivermi per ricordarmi ciò che ho dimenticato.. e prontamente lo inserirò.
Lancio una scommessa: secondo voi saranno più le cose buone o più le cose cattive??

sabato 14 febbraio 2009

GIURIE POPOLARI NEI PROCESSI PER MAFIA?

Fabio Granata, deputato del PDL, nonché vicepresidente della Commissione d'inchiesta
Antimafia di questa XVI legislatura, ha chiesto al Ministro della Giustizia Alfano di bloccare l'ipotesi della re-introduzione, nei processi per mafia, della giuria popolare. Nella bozza della riforma sulla giustizia, è, infatti, prevista, la competenza della Corte d'Assise nei processi di mafia, il che, secondo Granata, "sarebbe un ritorno al passato e un grande favore alla potenzialita' intimidatrice di Cosa Nostra".
Secondo il parlamentare del Pdl ''la presenza di giudici non togati, cioe' di comuni cittadini, nei collegi giudicanti le associazioni mafiose e' una ipotesi pericolosissima. Tra l'altro, nella configurazione giuridica e nell'accertamento delle responsabilita' dei vincoli associativi per non parlare di quelli che ipotizzano i cosiddetti concorsi esterni occorre una sapienza giuridica e un equilibrio che solo i giudici togati possono avere. Alfano - conclude Granata - blocchi la riforma poiche' sovraesporrebbe comuni cittadini, aumenterebbe la forza condizionante delle mafie e determinerebbe una giustizia meno equilibrata''. (Fonte Asca)

Io sono d'accordo con Granata (per quanto lotta alla mafia ed essere deputato del PDL mi sembrino due situazioni incompatibili). Credo che già sia difficile per un giudice non aver paura in certi processi... una persona comune cosa farebbe?
Voi cosa ne pensate?

martedì 10 febbraio 2009

Benvenuti in Italia (repubblica teocratica)!


In questi giorni di follia tutta italiana, tante parole vuote, false, ipocrite sono state versate.
La strumentalizzazione della "vita" di una ragazza è stata vergognosa. Come ha detto Stefano Rodotà stasera a Ballarò, in tanti paesi è sorto un dibattito sull'eutanasia, ma mai come in Italia c'è stata una tale indecenza nell'affrontarlo.
L'intervento di Rodotà è stato esemplare dal punto di vista giuridico; ha spiegato lucidamente che sono i giudici a tutelare da sempre i diritti individuali dei cittadini: e questo è ancora più vero in uno Stato in cui la magistratura è un potere indipendente dall'esecutivo.
Qualche sera fa, a Matrix, ho trovato davvero penoso l'intervento di Formigoni, governatore della Lombardia, il quale sosteneva che il giuramento di Ippocrate comporta che il medico debba sempre curare, ad ogni costo, la persona: il senatore Marino cercava di spiegare, invece, che è la persona, debitamente informata, a scegliere a quali cure desideri essere sottoposta (e così dice la legge): la persona non è uno strumento nelle mani del medico!!!
Un altro problema che mi sembra non sia stato affrontato compiutamente in questi giorni, è relativo al fatto che le tecnologie moderne ci permettono di prolungare la vita oltre il suo naturale evolversi: Eluana senza quelle macchine sarebbe morta 17 anni fa. C'è, poi, da considerare che c'è una vita fisica e una vita sociale: per alcuni potrebbe legittimamente non aver senso portare avanti la prima, se la seconda cessa. Perché il governo vuole fare un disegno di legge che ci costringa ad essere alimentati e idratati se avessimo un incidente mortale e non morissimo subito? QUESTO E' STATALISMO, esattamente il contrario di quanto ha detto Berlusconi qualche giorno fa. I cattolici sono già tutelati. Se per se stessi decidono di proseguire una vita, che invece per me è innaturale, nessuno glielo impedisce. Ma tutti gli altri - atei, agnostici, appartenenti ad altre confessioni religiose, cattolici stessi - perché devono vedersi imposta la volontà di un gruppo di cittadini? Questo gruppo potrà forse costituire la maggioranza, ma la Costituzione non tutela i diritti della maggioranza, ma i diritti di tutti. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B. Se sarà fatta una legge limitativa sul testamento biologico come quella che si prospetta, sul piano dei diritti il nostro paese si farà un ulteriore grosso passo indietro e i giudici potranno fare ben poco, se non applicare la legge. Salva la possibilità di fare, ancora una volta, come dice Saviano, tutto all'italiana....

Ma concludo con una domanda rivolta a un qualsiasi ciellino, a qualsiasi deputato del PDL, a Berlusconi, alla Roccella, a Formigoni, a chiunque sostenitore della "vita" sempre e comunque: Perché volete mantenermi in vita, se io chiaramente ho manifestato la volontà contraria?? Perché? Ma non rispondetemi che la vita mi è stata donata da Dio, perchè questa è una questione privata e non giuridica, datemi una risposta coerente con un ordinamente giuridico democratico e laico. Se non l'avete e rispondete che la vita appartiene a Dio, trasportando il contenuto della teologia cattolica nella legge dello Stato italiano, è, dunque, evidente che mi sbagliavo quando credevo di vivere in una democrazia moderna: l'Italia è una teocrazia... BENVENUTI!

sabato 7 febbraio 2009

venerdì 6 febbraio 2009

Sit in sabato a piazza del Nettuno a Bologna h 15


Contro l'attentato alla Costituzione, contro le ingerenze del Vaticano e contro le speculazioni sulla vita di un essere umano: che oggi si chiama Eluana, ma domani potresti essere tu!
h 15 piazza del Nettuno, Bologna

giovedì 5 febbraio 2009

L'Italia: che paese caritatevole!


Il governo ha appena approvato un emendamento nel decreto sicurezza, ovviamente proposto dalla Lega, che consente ai medici di denunciare all'autorità giudiziaria i clandestini che chiedono cure. Mi sembra lampante che i clandestini non andranno più a farsi curare e ricorreranno a "medicine" e "medici" alternativi.
Con ipocrisia la maggioranza afferma che l'emendamento non impedisce ai clandestini di curarsi, ma praticamente ha posto una condizione a un diritto inalienabile dell'uomo! Forse non tutti lo sanno, ma"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività" (art.32 Cost.)
Come se ciò non bastasse, è stata approvata un'altra norma in cui si prevede che gli enti locali sono "legittimati ad avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini al fine di segnalare agli organi di polizia locale eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio ambientale". Istituzionalizzazione delle ronde padane. Per fortuna, è passato l'emendamento proposto dal PD (si, proprio dal PD) che impedisce a questi cittadini di portare armi, come, invece, prevedeva il testo presentato dalla Commissione Giustizia.
Infine, è stato istituito un registro nazionale per la schedatura dei clochard.
Io non ho veramente parole. A che serve un registro per la schedatura dei clochard?
Il problema di un uomo che dorme su una panchina non dovrebbe essere quello per cui la sua visione ci infastidisca, ma è il fatto che dorma per strada! Ci vogliamo chiedere perché???
Credo proprio che il benessere abbia dato alla testa a molti italiani!

Che paese ipocrita, fasullo e ignorante.

Fonti: Corriere.it e Repubblica.it

martedì 3 febbraio 2009

Sondaggio su Micromega: NAPOLITANO IMPARZIALE?


In questi giorni Micromega online sta portando avanti un sondaggio sull'imparzialità del presidente Napolitano. La domanda è questa:
Ritenete che in questi due anni e mezzo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si sia comportato come “custode della Costituzione”, in modo imparziale?
Ieri avevano già votato più di 8500 persone. Non ho idea di quale valore statistico abbia un sondaggio di questo tipo. Trovo, però, particolarmente significativo il fatto che il 60% dei votanti abbia risposto "decisamente no".
Personalmente, non ho mancato di condividere parole espresse dal nostro Presidente; in questo caso, però, anche io ho risposto no.
E' vero che il Presidente deve essere imparziale, senza dubbio, tra gli opposti schieramenti: ma se c'è, per così dire, una cosa dalla cui "parte" deve stare, questa è senza dubbio la Costituzione, di cui deve essere custode. Ora, è pur vero che il Presidente della Repubblica "non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni" (art. 90), credo sia legittimo che noi cittadini possiamo invocarlo affinché tuteli l'integrità della Costituzione e delle istituzioni repubblicane. E lo dico, perché, davvero, la Costituzione sembra essere l'unica cosa buona che è rimasta nel nostro paese... almeno lo sarà fino a quando non la cambieranno.