mercoledì 7 novembre 2007

CHE SCOOP.... IL DECALOGO DEL PERFETTO MAFIOSO




Incredibile, ma vero: i mafiosi hanno un codice di comportamento. Non lo sapevamo. Forse Falcone non ha mai scritto Cose di Cosa Nostra... Mah si, Buscetta non ha mai parlato!!!! Da bravi cristiani, i mafiosi hanno ripreso lo stile dei Dieci Comandamenti. Che originalità!

Questo è il "decalogo" del perfetto mafioso rinvenuto nel covo di Lo Piccolo...

1 - «Non ci si può presentare da soli a un altro amico nostro, se non è un terzo a farlo»

2 - «Non si guardano mogli di amici nostri»

3 - «Non si fanno comparati con gli sbirri»

4 - «Non si frequentano né taverne né circoli»

5 - «Si ha il dovere in qualsiasi momento di essere disponibile a Cosa nostra. Anche se c'è la moglie che sta per partorire»

6 - «Si rispettano in maniera categorica gli appuntamenti»

7 - «Si ci deve portare rispetto alla moglie»

8 - «Quando si è chiamati a sapere qualcosa si dovrà dire la verità»

9 - «Non ci si può appropriare di soldi che sono di altri e di altre famiglie»

10 - «Niente affiliazione per chi ha un parente stretto nelle varie forze dell'ordine, oppure chi ha tradimenti sentimentali in famiglia, o chi ha un comportamento pessimo e che non tiene ai valori morali»


Non è il film de Il Padrino, è la realtà. Ma a me fa ridere. E poi i valori morali di cui al punto 10....che miseria!!!!!!!!!

Insieme ai fogli del "decalogo", gli investigatori hanno ritrovato un'immaginetta sacra con la formula rituale di affiliazione: "Giuro di essere fedele a Cosa Nostra. Se dovessi tradire le mie carni devono bruciare come brucia questa immagine".

A parte ciò, è stata rinvenuta anche qualcosa che sembra ben più importante, ossia una c.d. mappa del potere.
Dal Corriere della Sera:
"Nella borsa in pelle dove il padrino conservava una corposa documentazione, gli investigatori hanno trovato anche una «mappa» aggiornata di tutti i mandamenti mafiosi, che contiene alcune sorprese. Ad esempio lo «storico» mandamento di San Lorenzo, un tempo guidato da Don Saro Riccobono, di cui Totuccio Lo Piccolo era guardaspalle, adesso ha assunto la denominazione legata alla borgata di Tommaso Natale, il rione a due passi dal quartiere Zen regno incontrastato dalla famiglia Lo Piccolo. Gli inquirenti sono concordi nell'affermare che tutte queste carte contengono informazioni preziosissime e che il materiale sequestrato consentirà «importanti sviluppi nelle indagini in corso e per i prossimi anni»".

PS Questa volta, per fortuna, il covo è stato perquisito subito! (ogni riferimento a Totò Riina è puramente casuale...).... ah, e perdonate il mio disfattismo!!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah, questa cosa del decalogo mi suona così strana... Non che esista, ovviamente: sappiamo com'è la società mafiosa.
Ma che Lo Piccolo lì tenesse lì, a portata di mano come nemmeno i preti fanno con il decalogo di Mosè.
Di nuovo: mah.

la giustiziera della notte ha detto...

Sono d'accordo con te... perciò ho usato un tono perplesso nel post...

suburbia ha detto...

Un "non uccidere" pareva troppo :-)
Sono arrivata tramite Casablanca, bellissimo e necessario blog, ciao