martedì 16 settembre 2008

SIAMO TUTTI ABDUL


Scrivo in solidarietà di Abdul Guibre, il ragazzo italiano, ucciso a colpi di spranga da due uomini, padre e figlio, per aver rubato, forse, dei dolcetti e, ancora forse, dei soldi.
Se fosse stato un ragazzo bianco a rubare quegli stupidi dolcetti, sarebbe stato ucciso a sprangate?
Non credo.
Se i due avessero picchiato un ragazzo bianco, lo avrebbero insultato come sporco bianco?
Non credo.
Secondo alcuni non si tratta di atto razzista.
Secondo me sì.
Se un banale furto (neppure accertato) ti spinge a uccidere un ragazzo, ad insultarlo con sporco negro, per me è razzismo.
Il problema degli Italiani è che non vogliono riconoscere di essere razzisti.
Dicono che non vogliono gli extracomunitari per motivi di sicurezza, ma poi, sotto sotto, quando si parla in famiglia, nei bar, tuo zio o tua nonna dice: "Puzzano, sono brutti, non li sopporto". Tutti motivi più che razionali per avercela con delle persone... ma per favore!!!!
Era quello che dicevano gli americani bianchi dei neri negli anni 50 e che molti americani continuano a dire ancora oggi. E si dice sempre che negli USA c'è un problema di razzismo.
Beh, benvenuti in Italia, il razzismo è anche qui!

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