In prossimità dell'uscita del suo nuovo libro, "Colletti Sporchi", ho intervistato Ferruccio Pinotti.
Può darci qualche anticipazione sul suo nuovo libro “Colletti Sporchi”?Colletti sporchi, che uscirà con Rizzoli-Bur a novembre, è stato scritto a quattro mani con Luca Tescaroli, il coraggioso magistrato che ha fatto condannare gli assassini di Falcone e indagato sui mandanti occulti della stragi. Il libro affronta il tema dell'area grigia tra mafia, politica e finanza. E propone sconvolgenti verità in merito a molte vicende oscure. Questo attraverso il racconto di Tescaroli ma anche di magistrati come Giancarlo Caselli, Antonio Ingroia, Antonino Di Mattelo, Nicola Gratteri, Carmelo Petralia. Ma anche grazie all'analisi di economisti, banchieri, esperti di mafia.
Il suo libro “Berlusconi Zampano” è stato pubblicato solo in lingua tedesca. Perché non ha trovato editori in Italia?Perché un libro scomodo, difficile, che batte piste mai battute. Ma non è detto che non accada.
Cosa pensa del tipo di opposizione “costruttiva” che sta portando avanti il Partito Democratico?La valuto in modo molto critico: quando la democrazia è in pericolo serve una mobilitazione forte, non la politica dell'"appeasement", che provoca solo disastri. Non è nemmeno questione di essere di destra o di sinistra: il momento è gravissimo, comunque la sia pensi.
In “Opus dei segreta” ha descritto i legami strettissimi tra l’organizzazione fondata da Josemaría Escrivá ed ambienti dell’economia, della politica e della finanza in diversi paesi del mondo. In Italia vi sono anche altre organizzazioni cattoliche che fanno sentire pesantemente la propria influenza nelle istituzioni. Si pensi a Comunione e Liberazione. E’ possibile ravvisare somiglianze tra l’Opus Dei e Cielle?Nella ricerca di contiguità con il potere politico ed economico vi sono sicuramente molte somiglianze. Tuttavia il metodo è diverso: CL è più aperta, trasparente, dialogica e non avvicina solo i vertici. L'Opus è più elitaria, esclusiva.
In “Poteri forti” ha svelato i retroscena della morte di Roberto Calvi mediante la testimonianza del figlio Carlo, il quale ha speso la sua vita per scoprire i responsabili della morte del padre. Uno Stato democratico dovrebbe quantomeno tentare di portare alla luce gli autori di un delitto: nel caso della morte di Calvi, l’Italia ha fallito. Oltre a ciò nel nostro paese sconvolge la mancanza di indignazione per eventi quali scomparse, attentati, stragi, i cui autori rimangono spesso sconosciuti. Cosa pensa di questo stato di disinteresse e rassegnazione in cui versano i cittadini italiani?Il processo per l'omicidio Calvi è ancora in corso, speriamo che faccia luce sugli eventi e le responsabilità. resta scandalosa la sentenza con cui è stata chiusa la storia di piazza Fontana. E su piazza della Loggia si riparte da zero a novembre. Grave anche la nebbia che pesa sulla strage di Bologna. Un paese senza verità non ha futuro. Servirebbe una Truth and Reconciliation Commission come in Sudafrica.
Nei suo libri, schematizzando, lei ha parlato di mafia, massoneria, Chiesa cattolica, pedofilia. In relazione a quale di questi temi ha trovato maggiori resistenze nella raccolta di documenti e testimonianze?In tutti questi ambiti. La pedofilia è stato un tema particolarmente difficile. ma censure e resistenze sono in agguato dappertutto se si scava veramente.
Siamo in una situazione di profonda crisi dell’informazione. Nei telegiornali e, spesso, anche nei quotidiani, le verità storiche sono distorte e c’è assenza di critica nei confronti del capo di governo. L’articolo 21 della Costituzione afferma: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”. Quanto ciò è vero in Italia oggi? Crede che il web possa essere un buon canale di informazione per i cittadini?L'informazione in Italia è quantitativamente elevata ma spesso di scarsa qualità, censurata o autocensurata. Il web è sicuramente un canale utile, ma serve più qualità, più selezione dei contenuti, più sobrietà o scatta un effetto di ghettizzazione che non aiuta l'informazione. L'invito ai giovani è comunque a utilizzare il web per esprimersi, fare ricerche, diffondere notizie scomode, suscitare dibattito, porre domande. auguri!
Ringrazio vivamente Ferrruccio Pinotti e aspetto di leggere Colletti Sporchi, che già mi sento di consigliare a tutti.
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Grandi inchieste, il blog di Ferruccio Pinotti.