martedì 10 febbraio 2009

Benvenuti in Italia (repubblica teocratica)!


In questi giorni di follia tutta italiana, tante parole vuote, false, ipocrite sono state versate.
La strumentalizzazione della "vita" di una ragazza è stata vergognosa. Come ha detto Stefano Rodotà stasera a Ballarò, in tanti paesi è sorto un dibattito sull'eutanasia, ma mai come in Italia c'è stata una tale indecenza nell'affrontarlo.
L'intervento di Rodotà è stato esemplare dal punto di vista giuridico; ha spiegato lucidamente che sono i giudici a tutelare da sempre i diritti individuali dei cittadini: e questo è ancora più vero in uno Stato in cui la magistratura è un potere indipendente dall'esecutivo.
Qualche sera fa, a Matrix, ho trovato davvero penoso l'intervento di Formigoni, governatore della Lombardia, il quale sosteneva che il giuramento di Ippocrate comporta che il medico debba sempre curare, ad ogni costo, la persona: il senatore Marino cercava di spiegare, invece, che è la persona, debitamente informata, a scegliere a quali cure desideri essere sottoposta (e così dice la legge): la persona non è uno strumento nelle mani del medico!!!
Un altro problema che mi sembra non sia stato affrontato compiutamente in questi giorni, è relativo al fatto che le tecnologie moderne ci permettono di prolungare la vita oltre il suo naturale evolversi: Eluana senza quelle macchine sarebbe morta 17 anni fa. C'è, poi, da considerare che c'è una vita fisica e una vita sociale: per alcuni potrebbe legittimamente non aver senso portare avanti la prima, se la seconda cessa. Perché il governo vuole fare un disegno di legge che ci costringa ad essere alimentati e idratati se avessimo un incidente mortale e non morissimo subito? QUESTO E' STATALISMO, esattamente il contrario di quanto ha detto Berlusconi qualche giorno fa. I cattolici sono già tutelati. Se per se stessi decidono di proseguire una vita, che invece per me è innaturale, nessuno glielo impedisce. Ma tutti gli altri - atei, agnostici, appartenenti ad altre confessioni religiose, cattolici stessi - perché devono vedersi imposta la volontà di un gruppo di cittadini? Questo gruppo potrà forse costituire la maggioranza, ma la Costituzione non tutela i diritti della maggioranza, ma i diritti di tutti. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B. Se sarà fatta una legge limitativa sul testamento biologico come quella che si prospetta, sul piano dei diritti il nostro paese si farà un ulteriore grosso passo indietro e i giudici potranno fare ben poco, se non applicare la legge. Salva la possibilità di fare, ancora una volta, come dice Saviano, tutto all'italiana....

Ma concludo con una domanda rivolta a un qualsiasi ciellino, a qualsiasi deputato del PDL, a Berlusconi, alla Roccella, a Formigoni, a chiunque sostenitore della "vita" sempre e comunque: Perché volete mantenermi in vita, se io chiaramente ho manifestato la volontà contraria?? Perché? Ma non rispondetemi che la vita mi è stata donata da Dio, perchè questa è una questione privata e non giuridica, datemi una risposta coerente con un ordinamente giuridico democratico e laico. Se non l'avete e rispondete che la vita appartiene a Dio, trasportando il contenuto della teologia cattolica nella legge dello Stato italiano, è, dunque, evidente che mi sbagliavo quando credevo di vivere in una democrazia moderna: l'Italia è una teocrazia... BENVENUTI!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Alcune considerazioni:

1)il dispositivo o sentenza della magistratura prevedeva la privazione della nutrizione e dell'idratazione a Eluana sulla base della "volontà" espressa da Eluana.
Non esiste alcuno scritto che testimoni questa volontà nè un insieme articolato di testimonianze.
E la testimonianza data dal padre in merito al volere della figlia seppur comprensibile umanamente dal punto di vista giuridico non può essere ritenuta sufficiente per portare a termine la vita di un individuo.

2)Il valore che attribuisce ciascuno di noi alla vita umana dipende dalle proprie convinzioni.
Non dipende nè dal giudizio di esponenti della Chiesa o di altra religione nè dall'ARBIRTRIO DEI GIUDICI E DELLA MAGISTRATURA.

3)è grave il precedente di una disposizione o sentenza che porta all'eliminazione di un individuo sulla base di una sua supposta volontà

4)Gravi le parole del medico De Monte che ha affermato "Eluana è morta 17 anni fa".
I medici nazisti mostravano maggiore umanità nei confronti dei pazienti con gravi patologie non curabili.

5)La privazione di acqua e nutrimenti è una barbarie incivile che non può essere accettata dalla deontologia medica.
Meglio istituire una procedura di eutanasia attiva volta a terminare la sofferenza di un individuo in un breve lasso di tempo.

6)Si spera che venga votata al più presto una legge sul testamento biologico.
La "ratio" di questa legge dovrebbe essere il rispetto della volontà dell'individuo.
Non è un problema di semplice valutazione e dovrebbe essere discussa dai migliori giuristi,medici,psichiatri,neurologi
filosofi

7)Il Parlamento è espressione della democrazia .Gli italiani hanno votato questi rappresentanti e saranno questi a legiferare.
Dispiace a molti (anche a me)ma è inutile parlare di "maggioranza" che fa i propri interessi e difende le proprie convinzioni.

la giustiziera della notte ha detto...

1) Esiste un insieme articolato di testimonianze: non ha testimoniato solo il padre, ma anche molte amiche. Se per un atto giuridico la legge non richiede forme prestabilite ad substantiam o ad probationem, le testimonianze sono ammesse.
2. Quello che tu definisci arbitrio dei giudici e della magistratura si chiama DOVERE DECISORIO DEL GIUDICE.
Se il legislatore omette di legiferare su una materia, se qualcuno chiede tutela al giudice nell'ambito di quella materia, il giudice deciderà secondo i principi generali dell'ordinamento. E le sentenze passate in giudicato fanno stato tra le parti. E' molto grave che il governo volesse contestare la risultanza di una sentenza irrevocabile con un decreto legge. E' assolutamente antidemocratico: in ipotesi, con un decreto legge Berlusconi (se non vigesse il lodo Alfano) potrebbe con un decreto legge contrastare un'ipotetica sentenza, divenuta irrevocabile, che lo riguardasse.
3) "I medici nazisti mostravano maggiore umanità nei confronti dei pazienti con gravi patologie non curabili". Cosa sei? Un neo nazista? Un fascista? Hai mai visto un documentario sull'olocausto? Un film, qualcosa? Forse sei semplicemente un ipocrita o un grandissimo ignorante. Nella prima ipotesi non c'è nulla che ti possa dire, perché sai già la verità, nella seconda ipotesi puoi andarti ad informare da solo. Ma ti dico solo questo: sai che i medici nazisti praticavano gli esperimenti sui detenuti senza anestesia? Sai che oggi tante medicine con cui ci curiamo esistono grazie a quegli esperimenti?
4)Se dici di stabilire un procedimento per l'eutanasia attiva, mi trovi sssolutamente concorde. Se Eluana è morta in quel modo, ripeto, è solo colpa del legislatore italiano.
5) Io voglio che venga votata una legge sul testamento biologico, che permetta agli individui di scegliere VERAMENTE. E che permetta loro di rifiutare anche "cibo" e "acqua" se mai dovessero trovarsi nella condizione di Eluana. Ma non mi sembra che siano questi i termini con i quali si voglia fare la legge.
Per quanto riguarda questa maggioranza, nessuno mi distoglierà mai dal pensiero che fanno tutti, per chissà quale motivo, gli interessi di Berlusconi. A Berlusconi di Eluana non importava proprio nulla: ha tutti altri scopi in mente.

Anonimo ha detto...

Tutte le mie perplessità vertevano sui dubbi che ci si deve porre in merito alla volontà individuale in casi di estrema gravità.

1)Le testimonianze orali del padre sono state sufficienti per i giudici per determinare la sospensione della nutrizione e l'avvio del protocollo che ha portato alla morte un individuo.
Qualsiasi persona sana di mente (o non fuorviata da proprie convizioni) di fronte alla prospettiva della morte nutre qualche perplessità nel pensare che una testimonianza orale detta in un contesto non chiaro sia sufficiente per determinare la precisa condizione nella quale si desidera non ricevere più cure e morire.Il giudice ha estrapolato dalla testimonianza del padre l'esatta volontà di Eluana di non accettare la condizione in cui versava.


2)il medico De Monte ha definito quella persona morta 17 anni fa.
Egli stesso ha dato quindi un valore a quella vita (tanto quanto hanno fatto i cattolici in senso opposto) considerandola come una non-vita.
Il modo di ragionare è il medesimo dei medici nazisti che si arrogavano il diritto di valutare una vita come inferiore o non degna di essere vissuta.
Il codice deontologico gli imponeva di tacere e di tenersi per sè le proprie convinzioni.

3)Ho parlato di arbitrio del giudice e tu mi hai corretto con una definizione tecnico giuridica di "dovere decisorio del giudice".
In questo caso i giudici hanno portato a morte un individuo tentando di estrapolare la sua volontà da testimonianze orali fornite dal padre.
Un giudice ammantato con la sua toga e i codici di diritto è e resterà sempre un PICCOLO uomo di fronte alla morte.

4)Berlusconi ha strumentalizzato la faccenda per propri fini.
Anche altri lo hanno fatto e sono gli avversari della chiesa cattolica e del governo berlusconi.

la giustiziera della notte ha detto...

Ripeto: non c'è stata solo la testimonianza del padre, ma anche di altre persone. Insomma, possibile che si ritiene che i giudici siano così superficiali?
Non so cosa abbia detto precisamente il medico Del Monte; quel che è certo, è che senza le tecnologie moderne, "Dio" si sarebbe portato via Eluana 17 anni fa. I giudici hanno accertato che Eluana considerava indegna di essere vissuta una vita come quella che stava vivendo dopo l'incidente (io sono convinta che la pensasse così). Io non ci vedo proprio il paragone con i medici nazisti che - mi ripeto - facevano esperimenti su persone coscienti, seguivano una teoria della razza e hanno aiutato ad uccidere sei milioni di persone. Non mi sembra che si sia verificato questo in Italia.
C'è anche da dire che per me persistere con l'alimentazione e l'idratazione dopo 17 anni è comunque accanimento terapeutico, perché non reputo una cosa naturale essere alimentati o idratati con un sondino, secondo me sono trattamenti sanitari come altri. Poi dici "Un giudice ammantato con la sua toga e i codici di diritto è e resterà sempre un PICCOLO uomo di fronte alla morte". Scusami, ma mi sembra una frase talmente scontata. E' chiaro che siamo tutti piccoli uomini di fronte alla morte, ma appunto perché l'unica certezza è che siamo uomini, è necessario che viviamo secondo regole comuni ed è necessario decidere come regolare anche la materia della fine della vita, in un'epoca come quella attuale che possiamo allungarla con le macchine. Il giudice tutela i diritti dei cittadini e deve sempre decidere, anche quando non c'è una legge in merito. Insomma, i giudici saranno piccoli uomini, ma il legislatore? Cosa ha fatto tutti questi anni? Sono state presentate decine di proposte di legge sul testamento biologico e se ne è fregato altamente!

Poi dici "Berlusconi ha strumentalizzato la faccenda per propri fini.
Anche altri lo hanno fatto e sono gli avversari della chiesa cattolica e del governo berlusconi". Di certo questo non toglie a Berlusconi le sue responsabilità per le frasi oscene che ha detto: per di più Berlusconi è il capo del governo e sinceramente, avrei desiderato una certa maturità in più da parte sua nell'affrontare un tale argomento.
Chi è comunque che ha sfruttato nell'opposizione la storia di Eluana? I radicali? Ma i radicali sono anni che combattono per avere in Italia il testamento biologico! E' naturale che abbiano sostenuto la scelta del giudice in questa occasione. Mentre non è naturale che il centro destra sfrutti l'occasione per fare un decreto legge all'ultimo momento contro una sentenza passata in giudicato, allo scopo subdolo di cambiare la Costituzione. Io ci vedo una gran differenza tra i due comportamenti.
Io credo che la differenza tra il mio pensiero e il tuo sta semplicemente nel fatto che io mi fido dell'operato della magistratura e della cautela con cui agisce in queste materie così delicate, e tu no.

Anonimo ha detto...

è esattamente così.
Di fronte alla possibilità di portare a termine la vita di una persona (qui non si tratta di una condanna penale da comminare,il cui errore di valutazione è grave ma non porta a morte) io non mi fido affatto del giudizio della magistratura perchè può essere fallace (e purtroppo i casi di errore della magistratura sono tanti e a questi errori la magistratura spesso non risponde).
A fronte soprattutto del fatto che l'individuo in questione non ha lasciato nulla di esplicitamente dichiarato sulla sua volontà.

Ripeto che il punto di vista umano del padre è assolutamente comprensibile e io stesso forse avrei agito allo stesso modo.
Ma il dispositivo o sentenza ha sancito un grave precedente perchè ha consentito la morte di un individuo inabile di intendere e volere sulla base di una incerta e supposta volontà
Tu stessa dici "anche io sono convinta che quella era la sua volontà"
Non lo sai,non puoi saperlo ed è proprio questo il punto.
I giudici si sono arrogati la facoltà di estrapolare dalle parole del padre la volontà di morire di questa persona.
Questo non è mai successo in Italia.
Inoltre il nostro codice prevede che quando un tutore non agisce nell'interesse del tutelato (in questo caso il figlio in una grave condizione) può essere esautorato dalla sua funzione di tutore e genitore
Può essergli tolta la potestà genitoriale o tutela.

Non sto affatto dicendo che in questo caso si doveva fare ma sto semplicemente dicendo che è stato tutto deciso dall'arbitrio dei magistrati.
Altri magistrati avrebbero potuto considerare insufficienti le prove della volontà di Eluana portate dal padre.

Concordo appieno quando dici che tutta questa situazione è dovuta ad una lentezza e negligenza del legislatore
e questa è una vergogna.
Un legislatore che si muove sull'onda dell'emotività e che ha lasciato prendere una decisione così grave alla magistratura senza che vi siano leggi che regolino queste gravi problematiche.

Quanto a Berlusconi... necessita dei 2/3 dei voti del parlamento favorevoli (e quindi anche i voti del PD) per modifiche da apportare alla Costituzione e non dispone di questa maggioranza qualificata.
Il resto sono le sue boutade da tesserato P2 che si conoscono da tempo.

la giustiziera della notte ha detto...

Io non lo posso sapere con mia cognizione personale, certo, ma credo che sia così perché diverse persone hanno testimoniato in questo senso e mi fido. Mi fido perché non vedo quale interesse possano trarre le amiche di Eluana da questa vicenda. C'è addirittura un'amica che ha raccontato che quando Eluana diceva che avrebbe preferito morire piuttosto che restare in coma, lei le rispondeva che stava sbagliando. Non è detto, inoltre, che continuare a mantenere in vita una persona in quelle condizioni corrisponda proprio ai suoi interessi. Dipende dai punti di vista.

Anonimo ha detto...

L'ignoranza è una malattia a volte incurabile.
Il nostro caro amico "Anonimo" ne è un esponente eccellente.
Punto di partenza.
Se io dico continuamente, in vari casi drammatici, che in una determinata situazione, vorrei morire, la mia volontà è COMPLETA e sostanzialmente uguale se io la scrivessi.
Se io affermo di voler morire in quel caso e lo scrivo, la sostanza della mia volontà è identica, cambia la forma di espressione. Nell'uno o nell'altro caso, voglio la stessa cosa: cambia solo il metodo di espressione e, al massimo, la facilità probatoria.
Secondo punto: una sentenza passata in giudicato durata più di un decennio è bastevole per ricostruire una volontà?
Certo, e nessuno lo può mettere in dubbio, per alcune ragioni che spiegherò brevemente:
a) quando una sentenza passa in giudicato quella è "la verità". Essendo che a questo mondo non esistono verità asolute, quella è la verità relativa più affidabile in assoluto e non può essere contraddetta se si vuole uno stato che dia risposte. Altrimenti aspttiamoci giudici che durino all'incirca secoli (e non è una battuta...)
b) i giudici possono di certo sbagliare essendo umani.
Ma se mettiamo in dubbio una sentenza passata in giudicato (le tue parole sono: "io non mi fido dei giudici") mettiamo in dubbio "le sentenze passate in giudicato".
Allora Riina, Provenza, Badalamenti, sono condannati, ma "forse", i giudici hanno sbagliato e "forse" sono innocenti. Ovviamente. E così via per TUTTE le sentenze, ripeto, non essendovi verità assolute cadute dal cielo. Allora diaciamo, sencondo questa logica assurda è degna di biasimo, che Battisti e Curcio sono innocenti, che Riina è una santo, che ciò che si accerta con probabilità quasi rasenti la certezza è meno probabile di un assunto senza prove. Invece è necessario che, convenzionalmente si dia alle sentenze definitive oggettività (almeno di efficacia) giuridica.
Voi ci state chiedendo di credere questo, che:
1) il padre di Eluana è un pazzo maniaco assassino
2) che Eluana non ha espresso la sua volontà e che non è ricostruibile
3) che magari la sua volontà fosse quella di vivere in uno stato che discutibilmente può essere chiamato vita (non secondo me, che non conto, ma secondo la Migliore dottrina medica INTERNAZIONALE).
E ci è chiesto di credere a tutto questo senza UNO STRACCIO DI PROVA.
Mentre non dovremmo credere che:
1) Beppino Englaro vuole adempiere la volontà della figlia
2) che la figlia ha manifestato la sua volontà VARIE volte, in VARI contesti con VARIE persone
3) che tutto questo, anche se accertato con una sentenza durata più di un decennio di ponderazione, di prove e valutazione di ogni minimo fatto,non è reale, anzi, è sbagliata.
Voi ci chiedete di fare un ragionamento del genere:
di credere che per esempio, i fulmini sono manifestazione di un Dio, in assenza di qualsiasi prova logica e razionale, mentre di NON credere alla prova scientifica che sono una reazione chimica: questo non è nemmeno medioevo, è pura follia.
c) quindi, avendo affermato, OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO, che Eluana, in quel caso, avrebbe voluto morire, è suo sacrosanto DIRITTO morire.
In ogni caso, la volontà della ragazza E' ACCERTATA. Leggetevi le carte bene e poi parlate: il Procuratore Generale Presso la Cassazione non ha neppure sollevato il DUBBIO della "assenza o dubbia volontà della Englaro", quindi, di cosa state parlando? Di cosa stiamo discutendo?
Caro Anonimo, tu parli di un fatto che conosci male, in maniera molto sommaria e totalmente difforme dalla realtà e vuoi pure che il tuo pensiero sia preso sul serio?
Fine delle trasmissioni

Valen ha detto...

"...un paese dove il più caro amico di uno dei leader che simboleggiò la corruzione della classe politica del paese diventò l'uomo più ricco, l'imprenditore più famoso, il premier più amato, il leader di partito più votato; il segretario dell'ex partito neofascista diventò presidente della camera, terza carica della stato; uno dei dirigenti dello stesso partito fu eletto sindaco della capitale; l'opposizione fu sciolta in modo democratico e le venne affidato il compito di autodistruggersi; gli ultimi dirigenti di quello che fu il più grande partito comunista dell'Europa occidentale lasciarono spontaneamente la guida a un uomo della Democrazia Cristiana, il loro avversario storico; il resto della sinistra si divide così tante volte che alla fine raggiunse proporzioni omeopatiche; a raccoglierne l'eredità fu soprattutto un magistrato; intanto il tutto il paese si diffuse il fenomeno delle ronde. Ma è quello che venne dopo che fa paura." Giovanni de Mauro