I giudici del Tribunale di sorveglianza di Roma hanno revocato il 41 bis, il carcere duro, a Mimmo Ganci, figlio del boss Raffaele Ganci, alleato di Totò Riina, condannato in via definitiva a diversi ergastoli. Il provvedimento è del 30 dicembre, ma è stato reso noto solo oggi.
Mimmo Ganci è accusato di oltre 40 delitti, ed è considerato uno dei più pericolosi serial killer di Cosa Nostra.
Tra le ultime sentenze di condanna che lo riguardano, la n. 7330/2008 della Corte di Cassazione, per l'esecuzione materiale dell'assassinio del primo "pentito" di mafia, Leonardo Vitale, nel 1984. Ma Ganci è stato condannato anche per la strage di Capaci, l'omicidio del commissario Ninni Cassarà, del sindaco Giuseppe Insalaco, solo per fare qualche nome.
Dal mondo politico si sono sollevate reazioni trasversali di indignazioni per questa revoca.
Fonti: Panorama, Il Corriere della Sera, Mafia Zero
mercoledì 14 gennaio 2009
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1 commento:
parlai di lui nel mio libro COSA NOSTRA ATTACCO ALLO STATO, relativamente alla strage di via Pipitone dove fu ucciso il Giudice Chinnici.
quale piacere sapere che gli hanno tolto il 41 bis... chissà quando lo rimetteranno in libertà, così magari mi viene a trovare...
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