martedì 29 gennaio 2008

RELAZIONE SUI LEGAMI MAFIA E POLITICA

La relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia informa che nelle ultime consultazioni elettorali diversi politici delle regioni meridionali avrebbero fatto ricorso al cosiddetto "voto di scambio", pagando somme di denaro ai boss locali per ottenere voti.
E' notizia di ieri che un consigliere regionale del Pd della Campania, Roberto Conte, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, per avere ottenuto ottenuto voti dalla camorra, in cambio di promesse di assunzioni e di appalti per la realizzazione di opere pubbliche e di gare per la fornitura di servizi presso strutture pubbliche. Alla fine dello scorso mese di dicembre Conte fu coinvolto in un’altra indagine, condotta sempre dalla procura di Napoli, su presunti appalti truccati, nella quale fu coinvolto anche il capo staff del sindaco, Rosa Russo Iervolino, Luca Esposito, il quale, poi, si è dimesso(passato dalla Dc al Ppi, di seguito all’Udc, a Forza Italia e infine approdato all’Udeur...). Dall'analisi emerge che il maggior numero di procedimenti in corso per indagare sulle infiltrazioni mafiose sono a Napoli (8), segue Catanzaro (7), poi Palermo (2) e con un procedimento ciascuno Catania, Reggio Calabria, Bari e Lecce.



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