sabato 10 novembre 2007

Trasferito vescovo antimafia

Dal sito di Antimafia duemila

Come un fulmine a ciel sereno sulla Locride è giunta la notizia del trasferimento di monsignor Giancarlo Maria Bregantini, per tredici anni vescovo di Locri-Geraci. Una scelta del Papa. Una sorta di promozione per il sacerdote che in Calabria aveva ridato speranza e voglia di riscatto ad una terra insanguinata dalla criminalità. «Per obbedienza sono venuto e per obbedienza parto. È certamente una promozione che non volevo. Ma non siamo nella logica del potere bensì in quella del servizio». Una decisione difficile da accettare anche per la sua gente. Bregantini è stato una guida. Aveva dimostrato che è possibile non abbassare la testa di fronte alla prepotenza dell’ndrangheta e alle sue spietate leggi di violenza e di morte. Ai mafiosi si era sempre rivolto per cercare di smuovere le loro coscienze. E’ accaduto anche nel suo ultimo discorso, pronunciato in basilica, invitandoli a redimersi. «Mi rivolgo con cuore evangelico ai fratelli deviati dalla mafia perché la misericordia di Dio non si scandalizza del peccato. Anzi Gesù si ferma proprio nella casa di Zaccheo perché non è bloccato dai pregiudizi della gente, né dall'orrore del male compiuto da quest'uomo e va in cerca della pecorella smarrita. Fate ritorno alla pace di Dio, nelle vostre famiglie, con azioni di coraggio e di perdono, rinunciando apertamente alla disonestà in tutte le sue forme». Monsignor Bregantini, il don Puglisi della Calabria, non si fermava alle parole. Ha promosso, soprattutto coinvolgendo i giovani, una rete di cooperative agricole che garantissero un lavoro onesto: una sfida aperta al potere dell’ndrangheta che più volte le ha colpite. Minacce che in questi anni non hanno risparmiato neanche il vescovo «senza scorta», mite e determinato. Commozione e rabbia tra i fedeli per questo trasferimento inaspettato. Troppo forte è la preoccupazione che ciò che è stato finora seminato, senza di lui non possa dare frutto. C’è chi si è incatenato al cancello della cattedrale e chi ha esposto un lenzuolo bianco con scritto «Giù le mani da Bregantini». Ma proteste e raccolte di firme non hanno fermato la decisione.

2 commenti:

spadafora live ha detto...

purtroppo le logiche di servizio, a volte, non si capiscono
si promuove per affossare chi urla contro la criminalità, ricorda un po il caso del cap. dei cc trasferito da cz.
pensare che siano tutti collusi, ci porterebbe a pensare che siamo sulle soglie del baratro
speriamo che mi sbagli

spadafora live ha detto...

OT


gira in rete un appello del fratello di borsellino, aiutiamolo ad aiutare un giornale antimafia a vivere

........CONTINUA........Ancora un grazie a tutti voi per non avermi lasciato da solo in questa lotta per la giustizia.
Salvatore Borsellino
P.S. Per tutti quelli che ne hanno la possibilita : diffondete questo appello.
spadafora live lo ha fatto l'abbiamo fatto ora tocca a tutti i blogger che ci leggono. Grazie..............CONTINUA


scusate l'intromissione

http://spadafora-live.blogspot.com/