giovedì 15 novembre 2007

Saviano: dalla realtà alla letteratura


"L'Italia sarà quello che sarà il Mezzogiorno"


Concludendo con queste parole di Giuseppe Mazzini, Roberto Saviano, ospite a Bologna nell'ambito dell'incontro Lezioni di valore, ha raccontato la sua esperienza di scrittore, ma, forse, soprattutto, di uomo, ai tanti che erano venuti ad incontrarlo.

Tutti conoscono l'enorme successo di pubblico di Gomorra, ma forse non tutti sanno che per colpa di tale successo, Saviano vive ogni secondo della sua vita sotto scorta, cosa insolita per uno scrittore, come ricorda lui stesso, e in pochissimi possono immaginare come sia difficile andare avanti quando sei isolato da quelle che, nel bene o nel male, erano le persone a te più vicine, ossia i tuoi conterranei.
Molti hanno accusato Saviano di aver infangato Napoli e la Campania tutta nel parlare della camorra, ma è proprio grazie al profondo amore per la propria terra che egli trova la forza di andare avanti e continua a sperare e a combattere perché le cose migliorino e un giorno si possa parlare di una Campania libera dalla camorra, e di un'Italia senza mafie. Da parte dei media nei confronti della criminalità organizzata siciliana, campana, calabrese, pugliese, non c'è semplicemente censura, ma "la censura è stata l'indifferenza" e questo è segno che le mafie contaminano tutto nel nostro paese, economia, politica, società. Ed è per questo che risolvere l'eterna questione meridionale significa fare del bene a tutti, veneti e campani, siciliani e piemontesi, etc. L'attenzione nei propri confronti è ciò che i boss primariamente temono... e non è un caso che Cosimo di Lauro, giovane padrino di Scampia, vietò la lettura di Gomorra.

Tutto ciò mostra il potere della letteratura, la sua capacità di coinvolgere il lettore, che a Saviano non interessa far evadere, ma invadere con la forza delle parole.

PS Una piccola nota per tutti noi bloggers: a chi gli domandava in che stato versi l'informazione in Italia, Saviano ha ricordato l'importanza dei blog, che diffondono e approfondiscono in modo serio informazioni tralasciate dai media.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ho risposto al tuo commento sulla cosa rossa.ti aspetto sul mio blog

Anonimo ha detto...

ti chiedo scusa se sul mio blog sono stato un pò irruento e ruvido.mi dispiace ma in questo periodo difficile per la politica vedere morire il mio partito così fa male, soprattutto dopo che ci hai dato l'anima.
spero che verrai a visitare spesso il mio blog. io non mancherò
ciao

Anonimo ha detto...

Bello il tuo Blog! Trovo che sia utile uno spazio di questo tipo che unisce tutti i fili della lotta alla mafia. Continua così !!

Per quanto riguarda Saviano, credo che abbia avuto il merito di aver portato l'attenzione dell'opinione pubblica al fenomeno della Camorra, considerata erroneamente dalla maggior parte delle persone, meno pericolosa della mafia siciliana. Inoltre è riuscito a dimostrare che anche la letteratura può essere un importante strumento contro le mafie nel momento in cui smuove e rende consapevoli le coscienze. Ogni elemento che può andare a indebolire il potere delle mafie è utile: è utile il giornalista che denuncia,l'insegnante che parla delle mafie nelle scuole... Quindi,anche se prima di tutto spetta alla politica adottare delle misure concrete contro le mafie, non dobbiamo dimenticarci che ciascuno di noi può fare nel suo piccolo qualcosa contro tale fenomeno.

Marianna

P.S.: spero che gli scrittori italiani seguano l'esempio di Saviano visto che ultimamente sembra che non sappiano più di cosa parlare.